Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Sicurezza stradale, scende in campo l’intelligenza artificiale

Le nuove tecnologie monitorano anche lo stato di salute dei passeggeri

Automotive e Intelligenza Artificiale, un binomio sempre di più al servizio della sicurezza stradale. In particolare, a ulteriore tutela dei cosiddetti “utenti deboli”: motociclisti, ciclisti e pedoni. E’ questa la categoria che, soprattutto all’interno delle aree urbane, rischia di incorrere in incidenti.

Alcuni veicoli sono già in grado di interagire con il traffico e l’ambiente circostante. La tecnologia Ford Co-Pilot360, ad esempio, mette a disposizione una serie di sistemi di assistenza alla guida, tra questi quello di controllo dell’angolo cieco. E’, inoltre, in grado di segnalare l’avvicinamento di altri veicoli da tutti e due i lati dell’automobile. Il sistema di frenata automatica è azionato qualora il radar anteriore rilevi, sul percorso di marcia, altri autoveicoli o pedoni.

Molto promettente è pure la tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE), che permette di creare reti personali wireless attraverso le quali tutti i devices dialogano tra di loro senza alcuna modifica all’hardware. Altrettanto valida la tecnologia Sync-connected. Con un’app collegata a un modem integrato nel veicolo, i proprietari possono accedere con lo smartphone, da remoto, ad alcune funzionalità.

L’intelligenza artificiale, d’altronde, è ormai presente in molte vetture attraverso il machine learning, il deep learning, le reti neurali (un modello di calcolo la cui struttura stratificata assomiglia alla struttura della rete di neuroni nel cervello), il riconoscimento facciale, le reti bayesiane (un modello grafico probabilistico), la fuzzy logic (consente ai computer di rappresentare meglio la complessità della realtà e il linguaggio degli uomini).

In alcuni casi si arriva addirittura a diagnosticare, attraverso sensori biometrici, lo stato di salute e monitorare altri parametri di chi è a bordo.

Carlo Argeni