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Briciole di pane

Sicurezza stradale, software per rilevare e gestire gli incidenti

Consentono, anche, di velocizzare il ripristino della circolazione

Roma, 25 novembre 2015 - Software per rilevare e gestire le procedure connesse agli incidenti stradali. Perché anche questa attività, finalizzata a individuare le responsabilità (civili e, a volte, penali) per i successivi risarcimenti alle parti coinvolte, è interessata dalle moderne tecnologie.

Sempre di meno, dunque, vedremo, sulle vie di comunicazione del Belpaese, uomini in divisa che tratteggiano le posizioni dei veicoli coinvolti in incidenti, e le loro traiettorie, con il classico gesso bianco e la rotella metrica in mano. Attualmente, infatti, nel rilievo dei sinistri si utilizzano pure programmi informatici che consentono di velocizzare le operazioni e, quindi, di ripristinare in tempi brevi la viabilità.

 


Si procede, in pratica e semplificando, alla georeferenziazione del tratto interessato e, contestualmente, a seconda del programma utilizzato, si originano gli atti correlati allo stesso. Una mole di dati, quelli riguardanti i sinistri, che alimentano l’archivio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in ottemperanza all’art. 56 della legge 120 del 2010. Una tecnologia "web based", che può ricorrere anche ai cloud (la “nuvola” di dati e servizi sempre accessibile, da qualsiasi dispositivo e luogo), che semplifica l'attività degli operatori e velocizza il tutto, permettendo di mettere a fattore comune le informazioni.

Quest’ultime, aspetto non secondario, oltre a essere tradotte in numeri e percentuali, sono oggetto di un'attenta riflessione da parte di quanti si occupano di sicurezza stradale. Questione non da poco, considerato che nel 2014 è (purtroppo) rallentato il trend di decremento del numero dei morti. A farne le spese, soprattutto in ambito urbano, sono prevalentemente gli “utenti deboli”: pedoni, ciclisti e motociclisti.

 


Non bisogna abbassare la guardia, ovviamente, ma cercare di comprendere il perché risulti così complicato abbattere l'incidentalità. E questo, a fronte dell'impegno del legislatore nazionale ed europeo a porre in essere ogni correttivo utile per contrastarla. Sulle strade del mondo si continua a morire. Alle istituzioni pubbliche e ai vari soggetti privati che si adoperano nel settore si chiede di continuare a promuovere ogni iniziativa che contribuisca a renderle più sicure.

Carlo Argeni