Sicurezza stradale, un touch di troppo
Interessante ricerca sull'infotainment auto svolta da IAM Roadsmart
![Car Infotainment [img Rohde & Schwarz] Car Infotainment [img Rohde & Schwarz]](/sites/default/files/assets/18141_112_CarInfotainment.jpg)
Quando si parla di infotainment (neologismo nato dall’unione dei termini termini “informazione” e “intrattenimento/divertimento”), relativamente ai veicoli, si intende la possibilità di gestire in maniera smart i sistemi multimediali di bordo: display sulla consolle centrale, display per passeggeri, sistemi di navigazione satellitare, connettività usb router, wi-fi, collegamento video con fotocamere poste all’esterno del mezzo, computer di diagnostica, lettore video, connessione bluetooth e quant’altro ancora. Con touch e comandi vocali si possono inviare sms, e-mail, ricevere ed effettuare telefonate, navigare sulla Rete. Ma, a quanto pare, queste opportunità offerte dalla tecnologia possono distrarre chi è al volante. Molto più di quanto si pensi.
Lo ha evidenziato una ricerca svolta da IAM Roadsmart, ente di beneficenza britannico che si occupa di sicurezza stradale. Si tratta di un aspetto tutt’altro che marginale, se correlato alle molteplici azioni di contrasto all’incidentalità intraprese da molti Paesi. Nel primo test, effettuato all’interno di un circuito di prova, i conducenti non li hanno adoperati; nel secondo hanno fatto ricorso ai comandi vocali; nel terzo si sono avvalsi del touch screen. Quest’ultimo test si è rivelato il più insidioso perché i driver hanno distolto gli occhi dalla strada per 16 secondi (equivalenti, stando a delle stime, a una distanza di oltre 500 metri a 112 km/h) e avuto difficoltà a mantenere una distanza di sicurezza appropriata dall'auto che li precedeva, reagendo più lentamente agli eventi improvvisi simulati.
Si è rilevata la preferenza all’utilizzo del touch. Una propensione cui si associa, purtroppo, una qualche distrazione di guida. L’invito è quello di usare la tecnologia i sistemi a disposizione in maniera intelligente. Tipo, tanto per dirne una, programmare il viaggio sul navigatore prima di iniziarlo. Ben sapendo, però, che importanti case automobilistiche lavorano su sistemi di infotainment ancora più avanzati, tipo la comunicazione car-to-car o car-to-other. In parole semplici: i veicoli potranno “comunicare tra loro”. Un “colloquiare” che garantirà maggiore sicurezza stradale e aprirà scenari, direttamente connessi alla mobilità, tutti da esplorare.