SolarExpo, gli Stati generali della green energy in scena a Verona
Il mercato del fotovoltaico italiano è pronto per competere nei mercati internazionali

Roma, 4 maggio 2011 - Il futuro del mercato fotovoltaico è al centro della XII edizione di SolarExpo, mostra-convegno internazionale sulle energie rinnovabili, che oggi si è aperta a Verona e proseguirà fino al 6 maggio. All’indomani della firma del decreto Romani sul ‘quarto conto energia’, la manifestazione riunisce tutte le aziende produttrici di tecnologie per l’energia solare e quelle di altre fonti di energia rinnovabile e di generazione distribuita. Nonostante il clima di incertezza degli ultimi tre mesi, generato dal dibattito sui tagli agli incentivi e sui tetti annui, la bozza del nuovo conto energia fa presumere che anche il 2011 sarà un anno boom per il fotovoltaico italiano, rafforzando la posizione del nostro Paese come secondo mercato al mondo, davanti a Paesi come USA e Giappone. Del resto, proprio gli sconvolgimenti nel panorama energetico mondiale creati dallo “tsunami nucleare” e dalle tensioni in Nord Africa fanno del fotovoltaico e delle rinnovabili in generale i candidati ideali per ambire a un ruolo centrale nei sistemi energetici dei Paesi avanzati nei prossimi decenni.
Il processo di internazionalizzazione della aziende italiane di fotovoltaico è, però, già iniziato: il mercato sta mutando e le imprese made in Italy stanno risalendo la filiera e sono pronte per competere nei mercati internazionali. È quanto emerso all'Italian PV Summit di Verona, la conferenza propedeutica di SolarExpo 2011, che ha chiuso i battenti ieri sera al Palazzo della Gran Guardia di Verona. “In pochissimi anni il fotovoltaico ha profondamente mutato natura, si è passati dal percepire il fotovoltaico come un impianto tecnologico da progettare e costruire su misura a una commodity, cioè un bene fortemente standardizzato e commercializzato su piena scala mondiale”, ha spiegato Luca Zingale, direttore scientifico del Centro Studi SolarExpo e curatore del Summit. Cifre e numeri attestano come il settore sia in ascesa: le fonti 'verdi' valgono 21 miliardi. Questo il dato che emerge nel "Rapporto Energie rinnovabili" del Sole24Ore che raccoglie i dati dell'Autorità dell'energia, del GSE Gestore dei Servizi Elettrici, dell'Istituto Bruno Leoni, dell'Agenzia internazionale per l'energia, più stime inedite di McKinsey, Althesys e il nuovo Osservatorio sul business fotovoltaico in Italia A.T.Kearney-IlSole24Ore-Solarexpo. Dallo studio, realizzato ad hoc per SolarExpo, emergono i contorni del settore. "Il valore del mercato delle rinnovabili in Italia nel 2010 – spiega Marco Andreassi, partner e vice president di A.T. Kearney Italia al Sole 24 Ore – è stimabile in circa 21 miliardi di euro, di cui 7,2 per elettricità e incentivi (certificati verdi e tariffa feed in) e 13,7 miliardi di investimenti in nuovi impianti. La parte del leone la fa il fotovoltaico con circa 11,5 miliardi, grazie alla realizzazione di oltre 3.000 megawatt nel 2010. Seguono l'idroelettrico con 4,5 miliardi, l'eolico con 2,6 (in calo di circa il 15% rispetto al 2009), le biomasse con 1,8 e infine il geotermico con 500 milioni”.
L’attenzione e l’interesse verso il fotovoltaico sono, dunque, molto alti in questo momento in Italia e fanno ben sperare alcune importanti realizzazioni di questi ultimi giorni. Ieri a Roma è stato presentato Commercity, il più grande parco fotovoltaico della Capitale che nasce sulle pensiline di un parcheggio di un centro commerciale nel quartiere Portuense. L’impianto è in grado da solo di produrre 5 megawatt illuminando un intero municipio di Roma e consente di evitare un'emissione di anidride carbonica in atmosfera pari a 3.130 tonnellate annue, con conseguente risparmio di 1.072 tonnellate equivalenti di petrolio/anno. Qualche giorno fa, invece, il progetto “Tetti Solari”, dopo l’Umbria, la Sicilia e la Campania, approda anche in Toscana, dove è stato pubblicato il bando per il progetto “500 Tetti Fotovoltaici nel Casentino”: dal 26 aprile i cittadini possono presentare (presso la Comunità Montana di Ponte a Poppi, Arezzo) domanda per la progettazione, installazione e manutenzione gratuita di impianti fotovoltaici.
Il processo di internazionalizzazione della aziende italiane di fotovoltaico è, però, già iniziato: il mercato sta mutando e le imprese made in Italy stanno risalendo la filiera e sono pronte per competere nei mercati internazionali. È quanto emerso all'Italian PV Summit di Verona, la conferenza propedeutica di SolarExpo 2011, che ha chiuso i battenti ieri sera al Palazzo della Gran Guardia di Verona. “In pochissimi anni il fotovoltaico ha profondamente mutato natura, si è passati dal percepire il fotovoltaico come un impianto tecnologico da progettare e costruire su misura a una commodity, cioè un bene fortemente standardizzato e commercializzato su piena scala mondiale”, ha spiegato Luca Zingale, direttore scientifico del Centro Studi SolarExpo e curatore del Summit. Cifre e numeri attestano come il settore sia in ascesa: le fonti 'verdi' valgono 21 miliardi. Questo il dato che emerge nel "Rapporto Energie rinnovabili" del Sole24Ore che raccoglie i dati dell'Autorità dell'energia, del GSE Gestore dei Servizi Elettrici, dell'Istituto Bruno Leoni, dell'Agenzia internazionale per l'energia, più stime inedite di McKinsey, Althesys e il nuovo Osservatorio sul business fotovoltaico in Italia A.T.Kearney-IlSole24Ore-Solarexpo. Dallo studio, realizzato ad hoc per SolarExpo, emergono i contorni del settore. "Il valore del mercato delle rinnovabili in Italia nel 2010 – spiega Marco Andreassi, partner e vice president di A.T. Kearney Italia al Sole 24 Ore – è stimabile in circa 21 miliardi di euro, di cui 7,2 per elettricità e incentivi (certificati verdi e tariffa feed in) e 13,7 miliardi di investimenti in nuovi impianti. La parte del leone la fa il fotovoltaico con circa 11,5 miliardi, grazie alla realizzazione di oltre 3.000 megawatt nel 2010. Seguono l'idroelettrico con 4,5 miliardi, l'eolico con 2,6 (in calo di circa il 15% rispetto al 2009), le biomasse con 1,8 e infine il geotermico con 500 milioni”.
L’attenzione e l’interesse verso il fotovoltaico sono, dunque, molto alti in questo momento in Italia e fanno ben sperare alcune importanti realizzazioni di questi ultimi giorni. Ieri a Roma è stato presentato Commercity, il più grande parco fotovoltaico della Capitale che nasce sulle pensiline di un parcheggio di un centro commerciale nel quartiere Portuense. L’impianto è in grado da solo di produrre 5 megawatt illuminando un intero municipio di Roma e consente di evitare un'emissione di anidride carbonica in atmosfera pari a 3.130 tonnellate annue, con conseguente risparmio di 1.072 tonnellate equivalenti di petrolio/anno. Qualche giorno fa, invece, il progetto “Tetti Solari”, dopo l’Umbria, la Sicilia e la Campania, approda anche in Toscana, dove è stato pubblicato il bando per il progetto “500 Tetti Fotovoltaici nel Casentino”: dal 26 aprile i cittadini possono presentare (presso la Comunità Montana di Ponte a Poppi, Arezzo) domanda per la progettazione, installazione e manutenzione gratuita di impianti fotovoltaici.