Spagna, le contravvenzioni fioccano dall'alto
Innovativo sistema per individuare chi supera i limiti di velocità

Roma, 14 maggio 2013 - Alta tecnologia. In tutti i sensi. Perché in Spagna l’ultima novità per contrastare gli eccessi di velocità si basa su due telecamere installate su un elicottero della Dirección General de Tráfico (DGT). E’ il risultato dell’applicazione di un sistema che ha comportato uno studio, di sei anni, frutto della collaborazione tra un’azienda canadese e il Centro Español de Metrología (CEM).
Il radar Pegasus, attraverso l’utilizzo delle telecamere, è in grado di identificare e monitorare la velocità del veicolo, volando a un’altezza di trecento metri. E’ in grado di registrare velocità fino a 360 km/h. E’, quindi, a prova di supercar. Può coprire una distanza di un chilometro in linea retta. Accertata la violazione ai limiti di velocità, il numero di targa è comunicato al Centro Statale Elaborazione Denunce Automatizzate, che procede alla notifica dell’infrazione.
Le caratteristiche del Pegasus ne fanno un autovelox temibilissimo, in grado di dissuadere gli amanti della guida brillante. Non è uno strumento per “fare cassa”, ha precisato la DGT, ma una maniera per contrastare gli incidenti stradali. Nel 2011, in Spagna, secondo i dati diffusi, 475 persone hanno perso la vita per cause correlate all'alta velocità. Il Pegasus rappresenta uno strumento operativo a disposizione della Polizia spagnola. Può monitorare, istantaneamente, oltre 100 km di strada in un volo di due ore.