Strada, una maggiore sicurezza con le comunicazioni 'vehicle to vehicle'
Smart cities e sistemi cloud per una mobilità sicura
Roma, 31 gennaio 2014 - Le moderne tecnologie sono sempre di più al servizio della sicurezza della circolazione. Rappresentano, lungo le strade urbane (soprattutto, ma non solo), la rete connettiva di quelle "Smart cities" destinate a diventare le protagoniste del nostro futuro. Anche le macchine diventano sempre di più intelligenti. Tanto è vero che si parla, pure in questo caso sempre di più, di comunicazioni “Vehicle to Vehicle”.
E’ appena il caso di ricordare che, nel 2012, l’università del Michigan, negli States, ha avviato un progetto che ha consentito a circa 3.000 autovetture della città di Ann Arbour di dialogare, le une con le altre, attraverso comunicazioni dedicate a corto raggio (Dedicated Short Range Communications - DSRC). Si tratta, detto molto semplicemente, di una tecnologia simile alle reti wi-fi. Solo che, invece di essere connesse a Internet attraverso un qualsiasi device, le macchine si sono scambiate messaggi, di sicurezza o di allerta, tramite un sistema cloud.
Una sperimentazione innovativa, quindi, frutto di anni di studio e collaborazione tra pubblico e privati, avente la finalità di fornire dati all’amministrazione nazionale americana sulla sicurezza del traffico, la National Highway Traffic Safety Administration.
Il futuro dei trasporti e della sicurezza stradale passa, necessariamente, attraverso sistemi interconnessi. Il continuo scambio d’informazioni tra l’uomo, la macchina e l’infrastruttura stradale sarà uno dei fattori-chiave per raggiungere quell’obiettivo “Zero incidenti” che tutti auspichiamo. In un mondo sempre più informatizzato, esperienze tipo il Dedicated Short Range Communications aprono scenari interessantissimi per quegli Enti che si occupano della gestione delle arterie, del monitoraggio della mobilità, della prevenzione dell'incidentalità.