Torino-Lione, il Senato ratifica il Trattato internazionale
La ratifica finale dell'accordo tra Italia e Francia consentirà l'avvio dei lavori definitivi

Torino, 3 novembre 2016 - Il Senato ha approvato il Disegno di legge che ratifica l'accordo tra Italia e Francia per la realizzazione della Nuova Linea Torino Lione (NLTL). Il voto ha visto 187 senatori favorevoli, 43 contrari e quattro gli astenuti. Hanno votato a favore tutti i gruppi eccetto M5S e Sinistra italiana. Il provvedimento adesso passa alla Camera, ma il via libera al Senato ha suscitato immediatamente reazioni politiche, da ambo le parti, e valutazioni nell’ambito dell’Unione europea. La ratifica finale dell'accordo tra Italia e Francia, che avverrà quando anche la Camera si pronuncerà in merito, consentirà l'avvio dei lavori definitivi, in Italia e in Francia, per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Questo passo ina vabti verso la realizzazione dell’opera, consentirà anche l'approvazione del regolamento dei contratti che estende le regole antimafia italiane all'aggiudicazione e all'esecuzione dei contratti di appalto per la Torino Lione. Dopo la Camera, tuttavia, il Ddl dovrà essere vagliato anche dalla Corte dei Conti e successivamente dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Pressoché lo stesso percorso sta avvenendo quasi in contemporanea in Francia, dove il progetto di Legge di ratifica è all'attenzione dell'Assemblea Nazionale e poi verrà trasmesso al Senato. Obiettivo comune dei due Paesi è quello di arrivare alle ratifiche nelle prossime settimane. Successivamente verranno lanciate le gare per la realizzazione della nuova ferrovia. Dal punto di vista tecnico, la linea che deve essere realizzata è lunga 270 chilometri ma l'accordo tra Italia e Francia riguarda solo la cosiddetta “sezione transfrontaliera” la cui lunghezza è pari a 65 km dalla stazione di Saint Jean de Maurienne a quella di Susa-Bussoleno. Si tratta di un’opera che vale 8,3 miliardi di euro, costo certificato al valore del 2012, e che dovrà essere completata - compresa la fase dei collaudi - in 12 anni. Al costo totale contribuirà anche l’Europa con il 40%, la restante quota sarà per il 57,9% a carico dell'Italia e per il 42,1% coperta dalla Francia. L'avvio dei cantieri per la realizzazione del tunnel di base è previsto entro il mese di luglio. Al di là del dibattito politico, la ratifica da parte dell’aula del Senato ha ricevuto il commento di Mario Virano – Direttore generale di Telt, la società italo-francese incarica della realizzazione del progetto -, che in una nota ha spiegato: “Sono estremamente soddisfatto dell'esito di questa votazione, per l'ampiezza dei consensi che ha registrato e per la loro trasversalità. In un momento in cui le forze politiche si stanno duramente confrontando su altri temi, vuol dire che su questo c'è una convergenza molto larga”. Virano ha poi continuato affermando: “Credo che l'esito della votazione sia anche molto apprezzato e considerato inatteso nella sua rapidità e nella sua ampiezza dai partner francesi come in Europa. I messaggi ricevuti sono di grande ammirazione. Dal punto di vista delle procedure l'Italia è considerata come un soggetto un po' criptico e critico; in questo caso ha sbalordito i partner per rapidità e concretezza, pur essendo in presenza procedura molto complicata”. Telt, tuttavia, mette le mani avanti è precisa anche che il percorso di approvazione non è finito: “Nessun trionfalismo – ha precisato Virano -, ma la registrazione di una positiva evoluzione del processo che intendiamo portare a termine”. Andrea Zaghi