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Torino-Lione, la Francia dichiara di pubblica utilità e urgenti i lavori per il tunnel di base

Torino, 26 agosto 2013 - In Francia i lavori di accesso al tunnel della Nuova Linea Torino Lione (NLTL), sono stati dichiarati di “di pubblica utilità''. E’ stato così compiuto un ulteriore passo in avanti verso l’avvio della realizzazione del tunnel di base che, per l’Italia, sbucherà a Susa. Il Governo francese ha anzi dichiarato, con un decreto pubblicato ieri, “di utilità pubblica e urgenti” le opere che saranno necessarie per creare un itinerario d'accesso al cantiere del tunnel della NLTL, nei pressi di Chambery, sulle Alpi francesi. In questo modo, sono stati autorizzati gli interventi che saranno realizzati in alcuni comuni della Savoia (Montme'lian, Francin, Avressieux e Saint-Jean-de-Maurienne).Gli espropri corrispondenti potranno essere realizzati entro quindici giorni, mentre i piani regolatori dei comuni interessati, e di alcuni di quelli confinanti, sono stati modificati per essere “in conformità” con i lavori, e ai sindaci è stato dato l’incarico di rendere pubbliche le modifiche secondo le procedure di legge francese.

Il provvedimento francese è stato accolto in Italia con favore; il Vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, Stefano Esposito, ha commentato: “La Francia ha confermato di voler procedere e ha adottato strumenti normativi rapidi ed efficaci. La decisione francese conferma anche la bontà della scelta del Governo italiano di dichiarare l’area del cantiere di Chiomonte sito strategico di interesse nazionale”. Intanto, nelle scorse settimane, al cantiere di Chiomonte in Valsusa – dove da tempo sono stati avviati i lavori per l’unica galleria geognostica italiana – sono arrivati i diversi componenti per l’assemblaggio della Tunnel Boring Machine (Tbm), cioè la “talpa” che dovrà scavare il tunnel geognostico. La macchina è stata costruita negli Usa e, una volta concluso il suo montaggio, sarà lunga quasi 200 metri con una fresa di oltre sei metri. La “talpa” inizierà quindi a lavorare nelle prossime settimane. Sempre nello stesso periodo, il Parlamento aveva ratificato il nuovo Trattato Italia-Francia per la distribuzione dei costi dell’intera opera. Andrea Zaghi

Andrea Zaghi