Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Treni più sicuri con aiuto dei satelliti, test in Italia

In Sardegna, è il primo in Europa

Roma, 13 maggio 2014 - Treni più sicuri grazie ai satelliti. Lo promette il primo test europeo, condotto in Italia, nel quale i satelliti per le telecomunicazioni e quelli per la navigazione 'uniscono le forze' al servizio della circolazione dei treni delle linee locali e regionali, senza il bisogno di costose infrastrutture. E' questo l'obiettivo del progetto Train Integrated Safety Satellite System project (3InSat), co-finanziato dall'Agenzia spaziale europea (Esa) e coordinato da Ansaldo Sts, primo del genere in Europa.

 

L'obiettivo è consentire l'innovazione su queste tratte, spesso abbandonate a se stesse per la poca convenienza di un investimento economico, avendo meno passeggeri delle tratte ad alta velocità, ma che tuttavia rappresentano almeno il 50% delle linee ferroviarie europee. Sulle linee locali e regionali la sicurezza è di fatto affidata al macchinista e non ci sono sistemi di frenata assistita che intervengono in caso di un suo errore, come nell'alta velocità. Nei primi test condotti in aprile su un treno passeggeri in Sardegna, sulla tratta tra Cagliari e Olbia, di circa 300 chilometri, i segnali trasmessi dai satelliti hanno fornito ai treni le informazioni utili per viaggiare in sicurezza, senza la necessità di infrastrutture di terra. In particolare in questa prima fase il gruppo coordinato da Ansaldo sta valutando le prestazioni che si ottengono con la rete pubblica dei cellulari, di cui il treno è un 'utente'. Nel caso di rete congestionata o problemi di copertura, a bordo del treno c'è un sistema intelligente in grado di scegliere e passare alla rete di comunicazione satellitare. I risultati finora sono stati incoraggianti.

 

Le ferrovie normalmente possono fare affidamento su una rete terrestre dedicata, che lavora come parte del Sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (Ertms) impiegato in Europa per controllare i treni e fornire informazioni ai macchinisti. Con questo progetto si lavora per eliminare tutte le strutture di terra, costose e che necessitano di manutenzione. A settembre partirà un'altra serie di test, che dovrebbero concludersi entro giugno 2015, sempre sulla stessa tratta in Sardegna, questa volta per verificare l'utilizzo del sistema Gps per la localizzazione del treno. Attualmente infatti si usano dei sensori installati sui binari, piuttosto costosi. Con il sistema Gps si dovrebbe ottenere lo stesso risultato senza il bisogno di impianti da terra. L'obiettivo finale del team è quello di usare, primi in Europa, il sistema di navigazione satellitare europeo Galileo. Oltre alle ferrovie italiane, anche quelle tedesche hanno stretto un accordo perché interessate al progetto. ''E' una grande opportunità - commenta Michele Castorina dell'Esa - per dimostrare l'enorme potenziale delle tecnologie spaziali nell'evoluzione del settore ferroviario''.

 

Laura Perna