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Briciole di pane

Tunnel e tecnologia: il caso della galleria Cerzone sulla "Fortorina"

I problemi affrontati per la progettazione costruttiva delle gallerie della nuova S.S. 212 "della Val Fortore"

Roma, 4 aprile 2012 – Nel campo del tunnelling, l’avvento dell’approccio ADECO-RS ha contribuito notevolmente al processo di industrializzazione degli scavi in tradizionale rendendo possibile, tra l’altro, la costruzione di tunnel in contesti strutturalmente complessi, difficilmente realizzabili impiegando i sistemi classici che affrontano lo scavo a mezza sezione (NATM).
Nel presente articolo gli autori illustrano le principali problematiche affrontate per la progettazione costruttiva delle gallerie della nuova S.S. 212 “della Val Fortore” (Benevento), dove l’applicazione dei concetti informatori di tale approccio ha consentito di superare alcune difficili situazioni.
Il tracciato delle gallerie interessa prevalentemente i flysch argilloso-marnosi e calcareo-marnosi delle Unità Lagonegresi (flysch rosso) in condizioni di bassa copertura. Il progetto esecutivo, redatto dall’Impresa esecutrice dei lavori, prevedeva l’avanzamento a piena sezione con impiego di elementi strutturali in vetroresina per il consolidamento del fronte e di infilaggi metallici al contorno del cavo.
Nel corso dello scavo della galleria Cerzone (Settembre 2008) si manifestavano però importanti fenomeni deformativi del fronte e del cavo (convergenze diametrali medie tra 200 e 300 mm) finché, nonostante tutti i provvedimenti adottati dall’Impresa per contenere le deformazioni, si produceva un rilascio al fronte, con conseguente richiamo del terreno di
copertura, incontenibile dagli infilaggi, che portava all’apertura di un cratere in superficie. L’evento ha comportato la sospensione delle lavorazioni e lo studio di un nuovo progetto per l’avanzamento degli scavi, redatto dai tecnici della Rocksoil SpA sulla base dei principi
dell’approccio ADECO-RS.
L’adozione delle nuove sezioni tipo e dei nuovi schemi di avanzamento, nonché l’assistenza tecnica in cantiere degli stessi Tecnici della Rocksoil SpA, hanno permesso, come vedremo, di riprendere e proseguire gli scavi senza inconvenienti e con fenomeni deformativi assai contenuti.

In allegato, l'articolo completo.

Prof. Ing. Pietro Lunardi, Ing. Giovanna Cassani, Ing. Fabrizio Carriero, Ing Saverio Agresti

  Articolo SS212 della Val Fortore