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Briciole di pane

Una Piattaforma web migliorerà logistica e traffico merci

De Dominicis: ridurre inefficienze che ci costano 12 miliardi

Roma, 29 gennaio 2014 - Entro l'anno anche l'Italia avrà a disposizione una piattaforma informatica per migliorare la gestione della logistica e del traffico merci, che rappresenta l'11% del fatturato industriale e la cui arretratezza ci costa 12 miliardi l'anno. Lo annuncia in una videointervista a TMNews, visibile sul sito www.tmnews.it, Rodolfo De Dominicis, presidente e ad della società Uirnet, che per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha lanciato una gara per la gestione della Piattaforma informatica realizzata nei mesi scorsi.

"Tutti i Paesi europei - dice De Dominicis - stanno migliorando i propri sistemi logistici e distributivi. In questa partita, l'Italia ha la necessità enorme di migliorare la propria infrastruttura logistica non solo fisica, ma anche organizzativa attraverso una piattaforma informatica web che permetta di modulare i flussi merci sulla rete, per evitare che tutti vadano insieme nello stesso punto e per agevolare il servizio all'interno dei nodi come porti, interporti e piastre logistiche. Così si innalza il livello di efficienza e si abbassano i costi occulti su chi produce e distribuisce le merci".

"La Piattaforma logistica digitale - prosegue De Dominicis – è stata già realizzata da un raggruppamento di imprese scelto con gara internazionale. Adesso abbiamo lanciato un bando per assegnare la gestione, che sarà affidata per vent'anni al raggruppamento d'imprese che sarà individuato per fine anno con il metodo del project financing, per la prima volta applicato ai servizi".

Commentando una recente indagine secondo cui il 71% degli italiani chiedono più investimenti in infrastrutture, De Dominicis conclude: "Tutti chiedono più infrastrutture fisiche, strade, ponti, tratte ferroviarie, perché le grandi opere trascinano l'economia. Il problema è che in Italia occorrono tra 12 e 20 anni per farle. Quindi nel frattempo abbiamo bisogno di infrastrutture immateriali per utilizzare meglio quello che abbiamo, in attesa di costruire quello che ci serve".
 

Laura Perna