Una società italiana scaverà l'Himalaya
Alla Seli una commessa da 36 milioni di euro per realizzare la macchina che attraverserà la catena montuosa
Il maxi-tunnel sotto l’Himalaya sarà scavato da una società italiana. La Hcc (Hindustan Construction Company) infatti si è affidata alla romana Selitecnologie per costruire, attraverso la vasta catena montuosa, un grande impianto elettrico che produrrà energia sfruttando la potenza delle grandi masse d’acqua. La Seli, che ha ottenuto per la parte italiana una commessa di oltre 36 milioni di euro, è un’impresa di progettazione e costruzione delle gallerie nonché di realizzazione dei macchinari per costruirle. “Uno dei nostri punti di forza è lo scavo meccanicizzato - spiega l’a.d. Armando Tamai - in pratica, invece di utilizzare gli escavatori, adatti per gli scavi tradizionali, noi impieghiamo frese di tipo TBM (Tunnel Boring Machine) studiate per realizzare le grandi opere. Una tecnica ancora poco utilizzata in Italia ma molto conosciuta e apprezzata in Europa e nel mondo. Grazie a queste tecnologie - ha proseguito Tamani - possiamo garantire la certezza dei tempi di realizzazione, un costo blindato e una maggiore sicurezza”. “La Talpa” che scaverà il tunnel, così viene chiamato in gergo il macchinario, sarà ultimata da tecnici e ingegneri italiani entro giugno, mentre l’inizio dei lavori è previsto tra agosto e settembre: la macchina lavorerà ad una altitudine di 2430 metri e scaverà al di sotto dell’Himalaya con una copertura compresa tra 750 e mille metri. I lavori prevedono il consolidamento delle rocce per attraversarle in sicurezza, scudi a diametro variabile per avanzare in terreni difficili e una grande potenza di scavo: per arrivare da una parte all’altra del tunnel occorreranno otto mesi, mentre i lavori si dovrebbero concludere entro il 2014. “Ai nostri ingegneri presenti sul luogo - ha dichiarato Tamani - prevediamo di affiancare maestranze locali come tecnici elettronici e meccanici. A meno di imprevisti, il periodo di apprendimento è di due mesi.” La Seli (circa 400 dipendenti per un giro d’affari di 170 milioni di euro) aveva in precedenza progettato la linea 4 della metropolitana di San Paolo in Brasile, i tunnel idrici Pando e Lirio, a Panama, la linea B1 della metro di Roma e la nuova tratta di metropolitana che si sta realizzando adesso a New York sotto Park Avenue.