A4, Bei rinnova la sfida
Verso la conferma della quota "liquida" di aiuti già fissata in 200 milioni
Trieste, 6 giugno 2012 - La Bei prepara la conferma del suo decisivo impegno per realizzare quell'opera insieme nazionale ed europea che è la terza corsia A4. Il progetto, infatti, sta per ottenere una conferma di validità da parte della Banca europea degli investimenti. A suo tempo, il 15 giugno 2010, il Board of Directors, ossia il massimo organo tecnico dell'istituto internazionale, aveva approvato una linea di credito di «circa un miliardo di euro», suddivisa fra una parte in liquidità diretta (200 milioni) e il resto quale garanzia alle banche prestatrici. Ma attualmente, sempre che l'accordo con le banche e la Cassa depositi e prestiti sul maxi-finanziamento da 1,8 miliardi vada una buona volta in porto, la disponibilità della Bei è destinata a trovare conferma operativa, conservando il perimetro generale dell'impegno entro un miliardo di euro.
Il ruolo della Banca europea degli investimenti è cruciale, perché capace da solo di fornire una parte essenziale di capitali e "assicurazioni" all'intera partita del finanziamento. Non è un caso che la Bei stessa descriva i tratti fondamentali della grande opera a Nordest in termini eloquenti: «Dal progetto proposto ci si attende che allevi gli elevati livelli di attuale congestione sulla rete autostradale». Ma soprattutto «il maggiore beneficio economico atteso è il risparmio di tempo», che fa il paio con «la riduzione dei costi per gli utenti». In più, quale valore aggiunto della terza corsia, «i benefici in termini di sicurezza e tutela ambientale».
A un primo rinvio, tuttavia, della conferma del finanziamento Bei sancito in occasione del Board of Directors dell'aprile scorso, è seguito un altro aggiornamento: la questione infatti non è stata affrontata ieri nel corso della seduta del Board in Lussemburgo: si attende l'esito di un negoziato "italiano" che ancora non vede cominciare la sua fase conclusiva. La Regione, con l'assessore alle Finanze Sandra Savino, ha annunciato al Gazzettino che tutto è pronto per trattare e correre la volata finale, tuttavia ci si attende preventivamente dal Governo una garanzia effettiva che la gestione commissariale dell'A4 non avrà fine al 31 dicembre prossimo, come prevede per tutti i commissari di protezione civile il decreto-legge appena varato dal Governo. Ma a ben leggere lo spiraglio c'è: sta nascosto nei commi 4 ter e 4 quater dell'articolo 5 del decreto: nel regolare il trasferimento delle competenze commissariali alla Pubblica amministrazione ordinariamente deputata alla gestione dell'opera, è prevista infatti la possibilità di emanare un'ordinanza che proroghi le procedure speciali in fatto di acquisizioni di beni e servizi quanto di lavori pubblici.
E se, come appare tecnicamente possibile, il negoziato con le banche condurrà all'operatività del prestito entro fine anno, un semestre aggiuntivo dovrebbe bastare a mettere in sicurezza la tenuta finanziaria dell'intera sfida.