Accordo Alitalia-Etihad, è fatta. Cedute quote azionarie per il 49%
Gli esuberi sono ancora 2251. Prossimo incontro Governo-sindacati

Roma, 25 giugno 2014 - Arriva una nota congiunta ad ufficializzare l’intesa. Alitalia ed Etihad “confermano di aver trovato un accordo sui termini e condizioni dell’operazione con la quale Etihad Airways acquisirà una partecipazione azionaria del 49 percento in Alitalia”. Le due compagnie aeree “procederanno già dai prossimi giorni alla finalizzazione della documentazione contrattuale, che includerà le condizioni concordate”. Il perfezionamento dell’operazione “è soggetto alle approvazioni delle competenti autorità Antitrust”.
A queste parole risponde soddisfatto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, che si è detto “fiducioso nel buon esito dell’operazione” specificando che “su Alitalia-Etihad ieri sera c’è stato un importante incontro con le banche e con i principali azionisti, in un clima positivo e nel quale si sono fatti passi avanti decisivi. E’ sempre più chiaro che questo matrimonio s’ha da fare, perché è ormai evidente a tutti che si tratta di un forte investimento industriale con concrete prospettive di sviluppo per la nostra compagnia”.
Sulla ristrutturazione del debito di Alitalia con le banche (Intesa, Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio), infatti, sembra esser stato raggiunto l’accordo. Il progetto base prevede la rinegoziazione di 565 milioni di debito, con la cancellazione di un terzo e la conversione in azioni dei restanti due terzi.
Sul tavolo, però, resta aperto il nodo degli esuberi: l’azienda ribadisce la richiesta di 2251 persone che dovranno lasciare Alitalia, un dato che incontra la ferma opposizione dei sindacati. “Presto con il ministro del lavoro Poletti - ha commentato Lupi - incontreremo i sindacati per fare il punto sulla vicenda esuberi”.
L’accordo Alitalia-Etihad è guardato con lente anche dall’Ue che in una nota ha sottolineato come “le regole sono chiare: Alitalia deve rimanere nelle mani europee così come il controllo, le autorità non devono notificare a Bruxelles, ma devono assicurare il rispetto delle norme”. Per Bruxelles la decisione spetta alle autorità italiane, ma se necessario “la Commissione Ue – fa sapere il portavoce del commissario ai Trasporti Ue Siim Kallas - può prendere misure per assicurarsi che le regole siano rispettate”.