Acqua: esperto, distretti idrografici per tariffa 'smart'
Santarelli, necessario rinnovamento infrastrutturale
Pescara, 9 ottobre 2013 – “Rinnovamento infrastrutturale e studio approfondito del sistema idrico, al fine di renderlo intelligente, prevedendo dei distretti idrografici in cui monitorare le criticità ed il fabbisogno orario, giornaliero e mensile”. E' questa la strada per razionalizzare ed ottimizzare la rete idrica in Italia, secondo il ricercatore abruzzese esperto in analisi delle reti e fellow del Polo analisi delle reti dell'Università 'd'Annunzio', Marco Santarelli, convinto che un sistema di questo tipo potrebbe dare origine ad una tariffa 'smart' relativa ad un servizio efficiente.
Per Santarelli - il ricercatore ogni anno organizza, assieme ad Antonio Scala del Cnr e a Gregorio D'Agostino dell'Enea, alla conferenza 'NetOnets' sulle cosiddette infrastrutture critiche, tra cui c'è anche il sistema idrico - in Italia la situazione “non è drammatica, ma complicata. Le infrastrutture – spiega l'esperto - diventano critiche quando il loro funzionamento diventa problematico e, anziché aiutare i cittadini, li disorienta. Nel nostro Paese registriamo una media del 38% di perdite che in alcuni casi arrivano fino all'80%. Inoltre, assistiamo sistematicamente al problema della carenza idrica estiva. A tutto ciò spesso si accompagna una rete fognaria che non serve il cittadino come dovrebbe”.
“In Italia c'è un grosso problema infrastrutturale nel settore acquedotti e depurazione - evidenzia Santarelli - e c'è bisogno di imponenti interventi di manutenzione straordinaria. Se, come accade, si continua a fare esclusivamente manutenzione ordinaria e su singoli tratti, senza che ci si renda conto della necessità di interventi straordinari, allora la rete non sarà mai efficiente e soprattutto razionale”.
L'idea del ricercatore è dunque quella dei distretti idrografici smart, “piccoli nodi o punti di controllo che, posti ad una determinata distanza, individuano perdite e problemi; elementi - spiega l'esperto - che interagiscono tra loro, ma che in caso di criticità non influenzano l'attività degli altri, consentendo al sistema di continuare a lavorare. Ne sono esempio emblematico i vasi capillari del corpo umano”.
“In questo modo si potrebbe dare origine anche ad una tariffa innovativa, più o meno costosa, ma comunque relativa ad un servizio efficiente. Un sistema del genere – conclude Santarelli - è parte essenziale di una smart city e, messo insieme ad altri elementi, interagisce con essi e può dare origine ad una vera e propria città intelligente”.