Al via la Banca del Sud
In arrivo i bond per le infrastrutture

Roma, 11 marzo 2010 - Più credito alle piccole e medie imprese, anche attraverso la formula delle garanzie, e più investimenti a sostegno dell'occupazione, anche attraverso il rilancio dei progetti infrastrutturali. Sono questi gli obiettivi principali della Banca del Mezzogiorno, fondata con capitali privati e una piccola partecipazione pubblica a tempo determinato. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della Banca del Sud, il presidente del Consiglio ha infatti affermato che lo Stato ''avrà una quota minoritaria che verrà dismessa entro cinque anni''.
La nuova banca opererà come istituto di credito "di secondo livello", non avrà quindi sportelli propri ma si appoggerà, per rivolgersi alle imprese del Mezzogiorno e alle famiglie italiane, a una rete di sportelli messa a disposizione da Poste e da altre banche. Questo istituto, oltre alla distribuzione delle garanzie alle Pmi e a servizi di consulenza, farà impieghi a medio-lungo termine e raccolta emettendo speciali obbligazioni garantite dallo Stato oppure, in questo caso come qualsiasi altra banca, titoli obbligazionari mirati ai piccoli risparmiatori con fiscalità agevolata (5% invece del 12,50 per cento). Questi titoli, che la banca può collocare per soli due anni a partire dalla prima emissione, saranno asistiti dalla garanzia dello stato. Il ricorso a questa garanzia è importante perché rende questi bond acquistabili da Poste. La raccolta di Poste realizzata con i conto correnti postali, in base alla legge che istituisce la Banca del Mezzogiorno, può essere investita "per una quota pari a massimo il cinque per cento dei fondi in altri titoli se assistiti dalla garanzia dello stato". Finora questo bacino di liquidità è stato investito in titoli di stato: in futuro, una somma stimata dal Tesoro attorno al 1,5 miliardi potrà servire a sottoscrivere i speciali bond per le infrastrutture. Citando quindi gli strumenti che la Banca metterà a disposizione, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa al Tesoro, ha annunciato che il governo ha intenzione di ricorrere allo strumento che prevede l'emissione di titoli per finanziare progetti infrastrutturali senza impattare sul deficit pubblico.
L'impianto è stato disegnato per evitare il «carrozzone pubblico». Il 25 marzo il neocomitato dei promotori e il tavolo di consultazione formato da 11 organizzazioni imprenditoriali e associazioni economiche si riunirà per impostare i lavori.