Al Tunnel del Brennero 1,6 miliardi
Vertice Matteoli-Fs-Impregilo
Roma, 8 marzo 2011 - La Corte dei conti ha dato l'ok a una delibera del Cipe, da tempo congelata, che assegna 1,6 miliardi di euro per la realizzazione dei tratti di accesso esterno al futuro tunnel ferroviario del Brennero (Bbt). Ne ha dato notizia Mauro Fabris, commissario governativo al Bbt.
La delibera Cipe di fatto era stata bloccata dalla Corte dei conti, che non aveva ritenuto possibile registrare lo stanziamento, risalente al 2008. «Con la decisione di spianare l'iter del provvedimento - ha commentato Fabris - si pongono ora le basi per realizzare un'infrastruttura vitale per gli scambi tra il nord e il sud dell'Europa». E chissà che non si possano recuperare le centinaia di milioni di euro, cancellati in autunno dalla commissione europea, per lo stallo nei lavori preparatori della galleria di base.
La notizia è arrivata in coincidenza con le novità sul fronte Terzo valico dei Giovi, che proprio nel fine settimana aveva trovato ossigeno in «Gazzetta Ufficiale», con la pubblicazione di un'antica delibera Cipe (del 6 novembre 2009: sedici mesi fa, ma si tratta di tempi che purtroppo non rappresentano un'eccezione) che assegna 100 milioni una tantum, più 35,5 milioni l'anno per 15 anni a Rfi, «perla realizzazione di un primo lotto costruttivo non funzionale della linea Alta velocità/alta capacità Genova-Milano, terzo valico dei Giovi». La stessa delibera quantifica in 400 milioni di euro «il volume di investimenti sviluppabili dal contributo annuo». Insieme all'una tantum, fanno mezzo miliardo di euro.
Somma significativa, ma ovviamente largamente insufficiente per un'opera che può decollare solo in project financing, ma alimenta ancora troppe incertezze per convincere gli investitori a impegnarsi. Anche per questo, su iniziativa del presidente della commissione Lavori pubblici al Senato, Luigi Grillo, lunedì prossimo è fissato un grande vertice a Genova, con il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, gli amministratori delegati di Ferrovie, Mauro Moretti, e Impregilo, Alberto Rubegni, e il commissario straordinario del Terzo valico, Walter Lupi. Venerdì scorso si era precipitato a Genova il sottosegretario Giachino, per discutere di logistica, e soprattutto di Terzo valico (e per questo ha lasciato in anticipo il Tavolo della Regione Lombardia che aveva riunito decine di operatori del settore). Insomma, la logistica e il trasporto ferroviario ci provano, forse per l'ultima volta e anche sentendo il morso dei prezzi petroliferi. Alcuni minimizzano, ma nessuno nasconde i contrasti: «Non è possibile che un'opera cosi importante per il paese sia condizionata dal protagonismo di alcuni manager, per quanto capaci e autorevoli - ha sibilato Grillo, forse rivolto a Ferrovie - Se Governo e Parlamento decidono, e trovano le risorse economiche per realizzare un'infrastruttura, i lavori devono iniziare e le opere devono essere realizzate».