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Briciole di pane

Alitalia: Andrea Ragnetti amministratore delegato

Roma 26 marzo 2012 - L'assemblea dei soci di Alitalia, convocata per l'approvazione del bilancio 2011 e per il rinnovo del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo giunti a scadenza, ha nominato i 19 consiglieri di amministrazione, confermando presidente Roberto Colaninno. Il nuovo consiglio di amministrazione, al termine dell'assemblea, ha deliberato la nomina del direttore generale Andrea Ragnetti ad amministratore delegato e di Elio Cosimo Catania e di Salvatore Mancuso a vice presidenti.

A Colaninno - si legge in una nota della compagnia - oltre ai rapporti istituzionali e alle relazioni esterne attribuite per statuto,vanno le deleghe alle funzioni di controllo interno e di auditing, al coordinamento della segreteria societaria e dell'ufficio del general counsel, allo sviluppo delle alleanze strategiche internazionali.

All'amministratore delegato sono state conferite le deleghe relative alla gestione operativa dell'azienda, in attuazione delle delibere e degli indirizzi del consiglio di amministrazione e del Comitato Esecutivo, ed implementando, nei limiti previsti, progetti e iniziative funzionali al raggiungimento degli scopi sociali.

Andrea Ragnetti, già direttore generale dal 5 marzo 2012, è portatore di esperienze italiane ed internazionali di gestione industriale e commerciale. Dal 2003 al 2010 ha ricoperto importanti incarichi in Philips, dove è stato membro del Management Board e Chief Executive Officer del settore Consumer Lifestyle. Fra un mese, il 23 aprile, dovrà gestire uno sciopero di quattro ore dei piloti Cityliner - che opera sul medio raggio - contro la decisione unilaterale dell'azienda ''di cedere ulteriore attività di volo al vettore rumeno Carpatair, nonostante - dicono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - il cronico sottoimpiego dei piloti''. Ma la vertenza con i piloti è estesa a tutta l'Alitalia per ''ricorrenti segnalazioni di licenziamenti'' per ''doppio check negativo al simulatore e per il presunto raggiungimento dei limiti massimi di malattia'' nell'arco di 36 mesi.

L'Assemblea ha rivolto un sentito ringraziamento a Rocco Sabelli, amministratore delegato uscente, per l'attività svolta e i positivi risultati conseguiti. Nel giorno dell'addio per fine mandato, Sabelli ha salutato i dipendenti con una lettera, mantenendo la consuetudine di scrivere ''ai colleghi'' ogni mese per aggiornarli. Il manager scrive di ''uno stato d'animo contrastato, tra il rammarico per le cose che non sono riuscito a fare e per non avere pienamente corrisposto alle aspettative, io stesso pensavo di poter fare meglio, e la consapevolezza di aver dato tutto quanto nelle mie capacità e forze, senza mai risparmiarmi, esaurendo ogni energia che e', invece, ancora necessaria per garantire la spinta e la motivazione per il prossimo triennio, che si preannuncia non meno difficile dello scorso''.

Un 'mea culpa' per non aver cancellato i pregiudizi di una parte dell'opinione pubblica sull'operazione di rinascita della ex compagnia di bandiera e sulla ''totale buona fede del nostro sforzo''. E poi, il mancato pareggio operativo, ''sia pur di poco'', e la mancata fusione societaria con Af-Klm. Poi, hanno remato contro la crisi economica generale, il prezzo del petrolio, eventi naturali e crisi geo-politiche in alcuni mercati di Alitalia.

Sulle cose buone fatte, Sabelli lascia il giudizio ad azionisti, clienti e dipendenti ricordando, tuttavia, di aver vissuto ''con il senso di responsabilità più elevato possibile l'occasione unica, forse irripetibile, che la traumatica discontinuità del 2008 ha rappresentato''.

Sul futuro, scrive che Alitalia dovrà focalizzarsi su crescita ed espansione e auspica ''di potermi sentire sempre a casa mia ogni volta che volerò con Alitalia''. Infine, “ una stratta di mano”.