Alitalia, Colaninno e Del Torchio confermati al vertice
Nominato il nuovo consiglio di amministrazione della compagnia aerea. Nell'azionariato, il pacchetto di maggioranza a Intesa San Paolo, Poste e Unicredit. Tempi lunghi per l'intesa con Etihad
Roma, 14 gennaio 2014 - Alitalia conferma Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio al vertice della società. Ieri l'assemblea degli azionisti della compagnia aerea, nel nuovo assetto societario dopo l'aumento di capitale (con l'ingresso quali maggiori azionisti di Intesa San Paolo e Poste), ha varato il nuovo consiglio di amministrazione che sarà ancora presieduto da Roberto Colaninno. Successivamente, il nuovo cda ha confermato anche Gabriele Del Torchio nel ruolo di amministratore delegato, con la carica di vice presidente. "Da parte mia e del presidente Colaninno c'è la determinazione per far ripartire Alitalia", ha affermato Del Torchio al termine dell'assemblea. Gli altri nove membri del consiglio sono Fabio Cane' (Intesa San Paolo) Davide Maccagnani (Macca), Amedeo Nodari (Intesa San Paolo) Ranieri de Marchis (Unicredit), Pierre Francois Riolacci (Air France), Paolo Luca Stanzani Ghedini (Poste Italiane), Mario Volpi (Percassi), Antonino Turicchi (Atlantia), Alessandro Zurzolo (Poste Italiane). Il nuovo consiglio di amministrazione durerà fino all'approvazione del bilancio 2014.
Intanto tempi lunghi per l'intesa con Etihad. Il presidente della compagnia nazionale degli Emirati Arabi, James Hogan, ha negato di poter stringere un'alleanza con Alitalia entro fine mese: "Siamo ancora in una fase preliminare dell'analisi. Stiamo lavorando al processo, siamo stati sempre chiari con la nostra strategia nel creare network", che devono comprendere la riduzione dei costi e la possibilità di "portare una compagnia aerea a fare profitti sostenibili. Questi sono i criteri chiave. Quel che non facciamo è dirigere le compagnie partner negli affari correnti. Noi dirigiamo Etihad". Se arriveremo a chiarire tutti i punti chiave, ha aggiunto Hogan, "renderò nota la situazione al mio board, che prenderà la decisione. Quel che non vogliamo è prendere decisioni affrettate". La compagnia emiratina ha poi negati di essere interessata a investire nella società che gestisce i servizi aeroportuali a Fiumicino: un'opportunità di investimento che, però, riguarda l'azionista di riferimento del vettore, l'Abu Dhabi Investment Authority.
Conferma l'ad Gabriele Del Torchio che dice: "Con Etihad siamo ancora a una fase esplorativa ma, se il buon giorno si vede dal mattino, sono ottimista, ma non sono travolto dai tempi. Vogliamo un'operazione molto solida. Nei prossimi giorni, poi, incontreremo i sindacati sul nuovo piano industriale".
La nuova compagine azionaria. L'assemblea di Alitalia ha anche approvato l'aumento di capitale di 300 milioni di euro e la conversione del prestito obbligazionario per ulteriori 91.543.005 euro per un totale di 391.543.005 euro. Con l'aumento di capitale il numero degli azionisti di Alitalia è salito da 21 a 24, per l'ingresso nella compagine azionaria di UniCredit, Intesa Sanpaolo e Poste Italiane. Cambia quindi l'azionariato del vettore che adesso vede Intesa Sanpaolo al 20,59%; Poste spa al 19,48%; Unicredit al 12,99% e Immsi al 10,19%. A seguire Atlantia 7,44%; AF/KLM 7,08%; Fire Spa 4,28%; Odissea Srl 3,90%; Macca srl 3,69%; Pirelli &co spa 2,67%; G&C Holding 1,24%; Finanziaria di Part e Inv. 1,18%; Aura Holding 0,92%; I2 Capital spa 0,95%; Marcegaglia spa 0,75%; Loris Fontana 0,59%; Toto spa 0,41%; THSA 0,41%; Fondiaria SAI 0,35%; Equinocse Sarl 0,30%; Solido Holding 0,21%; Acqua Marcia Fin. 0,14%; GFMC srl 0,14%; Vitrociset spa 0,10%.