Alitalia, l'azienda sospende gli esuberi del personale
La compagnia di trasporto arereo nazionale si dice disponibile a percorrere strade alternative per raggiungere l'obiettivo di risparmio
Roma, 23 ottobre 2012 - Stop agli esuberi in Alitalia. La compagnia di trasporto arereo nazionale sospende almeno per ora il progetto di 690 esuberi fra assistenti di volo, personale amministrativo e tecnico per recuperare 30 milioni di euro nel 2013 e si dice disponibile a percorrere strade alternative per raggiungere lo stesso obiettivo di risparmio. L'azienda verificherà, tra l'altro, se nel piano industriale sono possibili altri interventi di risparmio senza intaccare i livelli occupazionali, per esempio una maggiore produttività. E' quanto ha comunicato Alitalia nel primo incontro "tecnico" - dopo quello di una settimana fa in cui l'amministratore delegato Andrea Ragnetti aveva annunciato gli esuberi - con i segretari nazionali di Filt Cgil, Mauro Rossi, di Fit Cisl Franco Persi, della Uiltrasorti Marco Veneziani e dell'Ugl Trasporti Francesco Alfonsi, i quali hanno proposto un percorso alternativo al taglio del personale.
Nella riunione con il capo delle relazioni industriali Giuseppe De Paoli e con il responsabile del personale Giorgio Rossi, i quattro dirigenti sindacali hanno suggerito un confronto su due tavoli: uno sulle regole di sistema del settore e l'altro sul contratto nazionale che riguardi tutto il trasporto aereo. I sindacati - che avevano da subito respinto l'ipotesi di esuberi - hanno rivendicato di aver indicato la strada del confronto. Che passa attraverso i due tavoli: uno già avviato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il sottosegretario Guido Improta sulle regole che riguardano tutto il settore del trasporto aereo e un altro tavolo da aprire con le compagnie aeree sul contratto di lavoro che i sindacati chiedono sia di settore e non aziendale.
I rappresentanti dei lavoratori hanno riferito che Alitalia ha accettato questo percorso e oggi, dopo un incontro in Assaereo (l'associazione che raggruppa le compagnie aeree), in cui si parlerà proprio del contratto, indicherà la data per la prossima riunione, che si terrà a breve, visto che il contratto di lavoro in Alitalia è scaduto nel dicembre 2011.
La compagnia area ha anche sottolineato la necessità di un confronto a tutto tondo sul piano, per individuare le aree da cui ricavare risparmi. Ciò che preme alle quattro sigle sindacali "è rilanciare tutto il settore del trasporto aereo". Sono necessarie regole omogenee per tutti gli operatori altrimenti si corre il rischio di trovarsi ogni sei-dieci mesi a rincorrere le aziende nella loro moria, quindi di fronte ad una continua emergenza. Non mancano le perplessità. Per l'associazione degli assistenti di volo Avia, quello degli esuberi "è un bluff" e "tutto questo teatrino finalizzato a farci lavorare ancora di più costando ancora di meno". E il presidente Antonio Divietri si dice pronto a scommettere "che qualche sindacato sarà pronto a concedere un rinnovo contrattuale peggiorativo dicendo che così ha scongiurato la cassa".
Nella riunione con il capo delle relazioni industriali Giuseppe De Paoli e con il responsabile del personale Giorgio Rossi, i quattro dirigenti sindacali hanno suggerito un confronto su due tavoli: uno sulle regole di sistema del settore e l'altro sul contratto nazionale che riguardi tutto il trasporto aereo. I sindacati - che avevano da subito respinto l'ipotesi di esuberi - hanno rivendicato di aver indicato la strada del confronto. Che passa attraverso i due tavoli: uno già avviato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il sottosegretario Guido Improta sulle regole che riguardano tutto il settore del trasporto aereo e un altro tavolo da aprire con le compagnie aeree sul contratto di lavoro che i sindacati chiedono sia di settore e non aziendale.
I rappresentanti dei lavoratori hanno riferito che Alitalia ha accettato questo percorso e oggi, dopo un incontro in Assaereo (l'associazione che raggruppa le compagnie aeree), in cui si parlerà proprio del contratto, indicherà la data per la prossima riunione, che si terrà a breve, visto che il contratto di lavoro in Alitalia è scaduto nel dicembre 2011.
La compagnia area ha anche sottolineato la necessità di un confronto a tutto tondo sul piano, per individuare le aree da cui ricavare risparmi. Ciò che preme alle quattro sigle sindacali "è rilanciare tutto il settore del trasporto aereo". Sono necessarie regole omogenee per tutti gli operatori altrimenti si corre il rischio di trovarsi ogni sei-dieci mesi a rincorrere le aziende nella loro moria, quindi di fronte ad una continua emergenza. Non mancano le perplessità. Per l'associazione degli assistenti di volo Avia, quello degli esuberi "è un bluff" e "tutto questo teatrino finalizzato a farci lavorare ancora di più costando ancora di meno". E il presidente Antonio Divietri si dice pronto a scommettere "che qualche sindacato sarà pronto a concedere un rinnovo contrattuale peggiorativo dicendo che così ha scongiurato la cassa".