Alitalia torna a fare profitti: ricavi trimestrali in ripresa
Risultato netto a 27 milioni di euro. Fatturato in crescita a 1,12 miliardi
Roma, 26 ottobre 2012 – L'estate porta ossigeno ai conti di Alitalia che dovrà dire addio al monopolio sulla rotta Fiumicino-Linate e misurarsi d'ora in poi con la concorrenza di EasyJet. Ieri la società guidata da Andrea Ragnetti ha archiviato il terzo trimestre con risultati migliori rispetto a fine giugno, anche se il confronto con lo scorso anno resta comunque negativo. Ecco i numeri: i ricavi totali hanno registrato un incremento del 4 per cento, passando da 1,08 miliardi del terzo trimestre 2011 a 1,12 di quest'anno (1,68 miliardi alla fine del primo semestre). Il risultato operativo è pari poi a 50 milioni a fronte dei 90 milioni dello scorso anno, anche se positivo rispetto ai -60 milioni di fine giugno. E quello netto si è attestato a 27 milioni, sotto i 69 milioni del 2011, ma meglio dei -70 milioni del secondo trimestre. Con i profitti del terzo, la società ha comunque ridotto, nei nove mesi, la perdita: -173 milioni contro i -201 milioni del primo semestre. È aumentato invece di 61 milioni nel trimestre l'indebitamento netto per effetto di investimenti nella flotta: dagli 862 milioni di fine giugno a 923 milioni. E si è ridotta la liquidità totale (incluse linee di credito non utilizzate), pari a 300 milioni, in diminuzione di 67 milioni rispetto al risultato fatto registrare nei primi sei mesi.
Insomma, complice la pausa estiva, la società rifiata dopo aver sospeso, in attesa del confronto coni sindacati, i 690 esuberi previsti dal nuovo piano industriale. Ma Ragnetti guarda già avanti. «Sappiamo che il quarto trimestre sarà molto difficile perché non beneficia dell'incremento di traffico dovuto alla stagionalità tipica del terzo trimestre». Poi la promessa. «Lavoreremo con impegno affinché il quarto trimestre sia un trimestre record per la storia di Alitalia, il migliore quarto trimestre degli ultimi 20 anni». I numeri sono chiari: il risultato migliore è quello del 2009, con -15 milioni, mentre il 2001 si è chiuso a -27 milioni.
Alitalia conferma quindi l'obiettivo - raggiungere l'utile operativo a fine 2013 - e intende potenziare due tasselli del business plan 2013-2015 illustrato ieri nel corso del board presieduto da Roberto Colaninno: controllo dei costi e sviluppo dei ricavi. Sul primo versante, l'80% dei risultati sarà frutto, spiega la compagnia, «di partnership commerciali e industriali a margine del trasporto aereo». Per incrementare i ricavi, invece, la strategia ruota, tra l'altro, attorno all'aumento del tempo d'uso degli aeromobili (in inverno, a centro giornata e, in estate, di notte), a nuove modalità di commercializzazione e nuove rotte da aprire nel 2013 (da Abu Dhabi a Fortaleza), a un rafforzamento della comunicazione per valorizzare il marchio dentro e fuori i confini.
E intanto, sulla rotta Roma-Milano, la società farà spazio a EasyJet. La decisione è arrivata ieri dall'Antitrust al termine di una valutazione comparativa delle offerte pervenute da cinque vettori, tutti indipendenti da Alitalia L'Authority, spiega una nota, «ha preso atto della relazione trasmessa dal monitoring trustee Nexia-International-Audirevi, che ha indicato la società EasyJet quale assegnataria degli slot sullo scalo di Milano Linate messia disposizione da Alitalia-Cai per effetto dei provvedimenti dell'Autorità». Nessuna sorpresa, quindi. Il nome era atteso e gli esclusi, come Meridiana, già protestano giudicando «infondata» la scelta Quanto ai tempi del debutto, «l'Antitrust ha disposto che, già nel corso della stagione Iata 'Winter 2012-2013", a decorrere dalla data in cui EasyJet garantirà l'effettivo avvio del servizio, Alitalia-Cai rinunci ai sette slot attualmente detenuti a Linate».