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Briciole di pane

Alla Serravalle 100 milioni Bei

Autostrade. Ok al finanziamento

Milano, 26 marzo 2011 - Dalla Bei è in arrivo un assegno da 100 milioni di euro per la Milano - Serravalle. La Banca europea per gli investimenti ha dato l'ok a un finanziamento per la società pubblica che gestisce l'autostrada Milano-Genova, le tangenziali e in più è azionista dei progetti Pedemontana, BreBeMi e Tem (tangenziale est milanese).
E se in vista delle nomine ai vertici inizia a sollevarsi il polverone politico, rumors parlano di slittamenti delle assemblee delle varie società, possibili rimpasti alla presidenza e una sforbiciata alle poltrone, l'amministratore delegato Federico Giordano, ex banchiere Unicredit che ha fatto il salto della staccionata convertendosi a manager, porta a casa risorse preziose, visti gli impegni e la cronica mancanza di fondi. Una buona notizia per la Provincia di Milano che col 53% è l'azionista di maggioranza della società che è il centro nevralgico delle infrastrutture in Lombardia (e con in pancia opere pubbliche da 10 miliardi). In dettaglio, il finanziamento che la Bei ha approvato è della durata di 16 anni ed è destinato agli investimenti per l'ammodernamento dell'A7, dell'A50 e del raccordo Pavia/Bereguardo. L'operazione si inserisce nel programma di funding che la società ha portato avanti nel corso del 2010 sotto la guida del ceo, sbarcato l'anno scorso sul ponte di comando, che ieri ha firmato anche il suo primo bilancio: nel 2010 i ricavi hanno raggiunto i 206 milioni (dai 198 del 2009), il margine operativo lordo ha raggiunto i 97 milioni pari al 47% dei ricavi rispetto agli euro 91 milioni del 2009. Il risultato operativo è salito da 48 a 53 milioni, mentre i debiti sono a quota 215 milioni. Per Giordano, dunque, un compleanno di traguardi. «Quando sono arrivato - commenta, parlando per la prima volta ai giornali - la società aveva di fronte un quinquennio 2010 -2015 di investimenti per complessivi 937 milioni, ma la società era priva di una pianificazione finanziaria adeguata per questo volume di investimenti. C'erano anche perplessità sul poter eseguire i progetti».
Quello che l'ad ha fatto, visto il suo cursus honorum, è stato quello di dotare la società «delle risorse finanziarie necessarie per coprire gli investimenti nella rete fino al 2013 con una operazione di finanziamento di euro 290 milioni (più gli altri 100 milioni della Bei, ndr)». La copertura finanziaria «è partita in parallelo con il lancio delle gare per nuove opere, così oggi i lavori sono spesati e speriamo che i nuovi cantieri possano aprire entro il 2011». Nell'ultimo anno la Serravalle ha posto le «basi per lo sviluppo dei prossimi anni che saranno i più complicati». Anni fa era stato ventilato il progetto di una quotazione della società, poi finito nel dimenticatoio. Per Giordano, che viene dal mondo finanziario, «Milano Serravalle sarebbe una ottima candidata per la borsa, flussi di cassa stabili e prevedibili. Ma questa scelta spetta agli azionisti». Lui, dice, può solo segnalare che «il valore della società potrebbe essere maggiormente apprezzato quando i nostri progetti (Tem e Pedemontana) avranno consolidato il processo di avvio e avranno trovato il funding». Ora però, ci sono scadenze più immediate, come il rinnovo del cda. Ma su questo Giordano, nicchia: «I consiglieri sono nominati dall'assemblea degli azionisti, bisogna avere rispetto per i ruoli».

Il Sole 24 Ore