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Briciole di pane

Altalena del mercato delle auto in Europa

Le vendite diminuiscono in ottobre (-0,3%) ma aumentano nel 2016 (+6,9%). Valutazioni contrastanti da parte degli operatori

Torino, 17 novembre 2016 - Male nel corso dell’ultimo mese di ottobre, bene per quanto riguarda gli ultimi dieci mesi. Può essere sintetizzato così il mercato europeo dell’auto. Le ultime informazioni sull’andamento delle vendite sono state diffuse da Acea, l’associazione dei costruttori europei. I numeri indicano un segno negativo sia pure contenuto per il mese di ottobre: le immatricolazioni nei Paesi dell'Ue e dell'Efta sono state 1.140.742, lo 0,3% in meno dello stesso mese del 2015. Negli ultimi tre anni era accaduto solo a luglio scorso che le vendite registrassero un calo (-1,8%). Una leggera diminuzione, quindi, che non inficia l’andamento positivo generale dell’anno nel quale sono state vendute 12.748.741 auto, con una crescita del 6,9% sullo stesso periodo 2015. Per capire meglio il mercato, tuttavia, occorre guardare al dettaglio. I risultati a ottobre, infatti, sono diversi tra i maggiori mercati con Italia (+9,7%), Spagna (+4%) e il Regno Unito (+1,4%) che crescono, mentre Germania (-5,6%) e Francia (-4,0%) registrano un calo delle vendite rispetto a un anno fa. In ogni caso, fa notare Acea, nei primi dieci mesi invece tutti i principali mercati contribuiscono alla crescita del mercato. Italia (+16,7%) e Spagna (+10,8%) presentano le percentuali più alte, seguite da Germania (+4,9%), Francia (+4,7%) e Regno Unito (+2,5%) con tassi più bassi. L’andamento del mercato in ottobre e nell’anno ha suscitato commenti diversi da parte dei tecnici del settore. Secondo il Cento Studi Promotor il risultato delle vendite in Europa con un “sostanziale pareggio” a ottobre è influenzato dalla presenza di un giorno lavorato in più in diversi paesi. ”Il mercato europeo è comunque in buona salute – è la spiegazione - e con ogni probabilità dovrebbe chiudere il 2016 con 14.690.000 immatricolazioni e quindi con un calo sui livelli ante crisi (2007) ridotto al 5,7% a fronte di una contrazione del 12% alla fine del 2015”. Lo stesso Centro mette anche in evidenza i risultati di segno opposto nei cinque maggiori mercati che complessivamente valgono il 75% delle immatricolazioni. Secondo Promotor, in particolare i mercati tedesco e francese accusano cali del 5,6% e del 4% che sono quasi completamente compensati da crescite dell’1,4% nel Regno Unito, del 4% in Spagna e soprattutto del 9,7% nel mercato italiano, che si dimostra trainante Di parere diverso Federauto che parla di un mercato dopato da noleggi e km0. “Francia e Germania – spiega in una nota Filippo Pavan Bernacchi, presidente dell’associazione -, fanno invertire la tendenza positiva nell'Ue, peraltro già rallentata negli ultimi mesi. Non è un bel segnale quello che viene da due tra i Paesi leader del Continente, così come fa scattare un piccolo allarme il risultato dell'Italia, che è sì il mercato che cresce di più, ma è anche quello che ha dimezzato la propria corsa rispetto al progressivo di quest'anno”. Per quanto riguarda il nostro Paese, Federauto precisa che:"il mercato dell'auto, ancora oggi dopato grazie a chilometri zero e noleggi rappresenta sempre di più il barometro delle aspettative degli italiani”.

Andrea Zaghi