Anas, Armani al Giornale dell'ingegnere: "Crescita e infrastrutture corrono di pari passo"
Intervista al presidente della società delle strade: "Con l'addio al general contractor il ruolo dell'ingegnere ritorna a essere centrale"
Roma, 26 ottobre 2016 – Da sempre si dice che il settore delle opere pubbliche e delle infrastrutture è uno dei motori dell'economia di un Paese moderno... II Giornale dell’ingegnere ha posto la questione direttamente a Gianni Vittorio Armani, presidente Anas. “Effettivamente, il settore delle opere pubbliche, e il comparto dei trasporti – ha dichiarato Armani - rappresentano uno dei motori per l'economia del Paese”.
Armani ha poi aggiunto che “la crescita di un Paese procede di pari passo con quella delle sue infrastrutture e il primo compito che abbiamo noi come Anas è quello di mantenere queste infrastrutture in perfetta efficienza. Le strategie di rilancio per Anas – ha proseguito – passano attraverso l'autonomia finanziaria e la re-internalizzazione delle funzioni di progettazione e direzioni lavori, delegate all'esterno negli ultimi anni ai general contractor”.
Il presidente di Anas ha dichiarato che “una volta raggiunta l'autonomia finanziaria disporremo subito delle risorse in house evitando di aspettare i finanziamenti dallo Stato prima di poter appaltare un'opera”. Si tratta, ha affermato, di una sfida complessa che “muove dall'esigenza di programmare investimenti con risorse certe, senza incidere sulle casse dello Stato e dunque deconsolidare Anas dalla pubblica amministrazione e dal debito pubblico”. Armani ha quindi spiegato che per raggiungere l’obiettivo “Anas sta lavorando con il governo su un modello di tariffa, come analogamente avviene per altri servizi di rete regolamentati, quali elettricità, gas, acqua, telecomunicazioni e aeroporti”.
L’intervista si ha trattato un tema più volte definito centrale dal neo presidente Anas, quello della manutenzione della rete infrastrutturale gestita dalla società. “Abbiamo avviato un fortissimo cambiamento, in vera e propria discontinuità rispetto al passato, perché abbiamo posto al centro della nostra attività la manutenzione straordinaria della rete stradale e autostradale”. Armani ha sottolineato che nel nuovo contratto di programma Anas il 46,7 per cento delle risorse (520,46 milioni di euro su 1.115,34 milioni) e la quasi totalità degli interventi (222 su 254) riguarderanno la manutenzione straordinaria. Il cambiamento di rotta è evidente se si pensa che nel precedente contratto Anas 2014 la quota era di 27 milioni su 485 di finanziamento.
Infine, Armani ha annunciato l'addio al metodo del general contractor, sottolineando i risvolti di questa decisione sul ruolo dell'ingegnere. “La figura dell'ingegnere torna ad essere centrale in Anas e ancor di più da quando abbiamo deciso di non ricorrere più alla figura del general contractor. In tal senso, come detto, trova piena applicazione la strategia di re-internalizzazione delle competenze tecniche. Questo significa – ha concluso Armani – che per tutti gli affidamenti delle nuove opere il direttore dei lavori sarà designato direttamente da Anas, così come la struttura tecnica di progettazione di Anas sarà rafforzata e potenziata, in modo da poter predisporre direttamente la progettazione definitiva e, nella maggior parte dei casi, anche quella esecutiva”.
Giornale dell'ingegnere - intervista a Gianni Vittorio Armani, ottobre 2015