Ance: alleanza con i sindaci per risanare le città e rilanciare le infrastrutture
Al convegno nazionale a Torino i costruttori propongono piani quinquennali per le città
L'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori, chiede ai sindaci di stringere un patto per il rilancio delle città. Secondo il presidente Paolo Buzzetti "i sindaci devono fare ragionamenti sulle città proiettati in un arco temporale di 5-10 anni. Basta con i progetti a due giorni, bisogna pretendere piani strategici. Ogni sindaco dica cosa vuole fare nei prossimi cinque anni".
Buzzetti sostiene che "il Paese è come nel dopoguerra e va ricostruito. Bisogna crederci, fare le cose. Abbiamo conosciuto altre crisi, anche peggiori di questa. I problemi sono risolvibili, nessuno ha la ricetta per uscirne ma ci vuole capacità progettuale". Il presidente dell'Ance invita "a tornare a essere responsabili, a dire no alla logica dell'emergenza, delle soluzioni frettolose, dell'andare in deroga alle regole". "Abbiamo una carenza infrastrutturale - afferma - che è sotto gli occhi di tutti, siamo il fanalino di coda in Europa. Si sono dette tante cose, ora dobbiamo farle, non dobbiamo pensare che tutto sia finito". La conclusione è nel segno dell'ottimismo: "Riusciremo a superare questa crisi ma a patto che ci crediamo. Le cose da fare le sappiamo, ma bisogna partire e farle. Bisogna pretendere dalla politica, dalle amministrazioni e da noi stessi che si facciano perché ognuno da solo non può riuscirci".
Dalla Marcegaglia arriva un appello a mettere al centro del dibattito economico le infrastrutture "che hanno bisogno di un forte rilancio e di grandi investimenti". La leader degli industriali ha ricordato che presto sarà pronto il documento al quale Confindustria lavora con l'Ance con le richieste "che vanno dallo stanziamento di risorse alla semplificazione, a regole chiare che non cambiano. Un insieme di proposte - ha sottolineato - per noi molto importante". "Le infrastrutture - ha detto Marcegaglia - rappresentano un investimento che ha un grande potenziale anticiclico e aumentano la competitività e la produttività di tutti i sistemi industriali". La leader degli industriali ha detto che "le costruzioni hanno segnato la nostra storia, ma oggi dobbiamo concentrarci su cosa fare. La situazione del settore è critica, moltissime imprese sono in gravi difficoltà e il credit crunch che sta arrivando renderà i problemi ancora più gravi. La crisi è forte: il calo della domanda è molto alto, sono scesi gli investimenti sia pubblici sia privati, le aziende sono messe a dura prova. Dobbiamo urgentemente recuperare anche attraverso investimenti nelle infrastrutture, dobbiamo lavorare per recuperare competitività".