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Briciole di pane

Ance, Buzzetti: Non solo Imu, facciamo investimenti

Giusta rimodulazione aliquota, ma non basta: ci vuole piano Marshall di investimenti in case per le fasce deboli, scuole e manutenzione del territorio

Roma, 13 maggio 2013 – “Non possiamo passare anni a discutere solo di Ici o Imu. Il Paese non aspetta più: dobbiamo creare lavoro, dando occupazione e per farlo in breve tempo non possiamo non partire con il rilancio dell’edilizia”. È quanto affermato dal Presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, commentando le notizie relative alla decisione del Governo di sospendere la rata di giugno dell’imposta sulla casa.

“Abbiamo detto sin da subito che così com’era stata concepita l’Imu era sbagliata e avrebbe penalizzato famiglie e imprese, quindi giusto superarla ma non possiamo occuparci solo di questo”, aggiunge Buzzetti che ricorda che si tratta di una manovra di 2 miliardi che tra l’altro “non dovrà affossare i bilanci dei comuni già fortemente penalizzati dal patto di stabilità”.

Alla politica e al Governo l’Ance chiede più coraggio: “si vari subito un piano Marshall di ricostruzione del Paese: scuole, strade, case per i meno abbienti. Cose necessarie e che possono creare migliaia di posti di lavoro come già sta accadendo negli Usa, In Giappone e anche in Francia e Germania”.

Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera: “subito una risoluzione per stabilizzare l'eco-bonus del 55% per il risparmio energetico in edilizia ed estenderlo anche al consolidamento antisismico degli edifici”

Sempre nella giornata di ieri, il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, ha commentato le dichiarazioni del premier Enrico Letta su casa, ambiente e ristrutturazioni eco-compatibili. “Rilanciare l'edilizia è una priorità per la nostra economia e per l'occupazione – ha affermato Realacci –, ma una nuova fase di sviluppo del settore non può che essere legata alla qualità, all'innovazione, all'efficienza energetica, alla sicurezza antisismica”.

Inoltre, Realacci ha annunciato che la Commssione “affronterà da subito la questione con una risoluzione per stabilizzare l'eco-bonus del 55% per il risparmio energetico in edilizia, in scadenza a giugno, ed estenderlo anche al consolidamento antisismico degli edifici”. Infatti, l'agevolazione fiscale del 55% si è dimostrata “una misura di grande importanza: ha attivato oltre 1.400.000 interventi, per circa 18 miliardi di euro di investimenti, e la creazione di oltre 50 mila posti di lavoro all'anno nei settori coinvolti, soprattutto nelle migliaia di piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto. Ha rappresentato, inoltre, lo strumento più efficace e virtuoso in tema di sostenibilità ambientale, di sostegno del mercato dell'edilizia di qualità e di risparmio di emissioni di CO2”.

Infine Realacci ha spiegato che la risoluzione, da lui sottoscritta insieme ad altri deputati, “impegna il Governo a rafforzare le politiche ambientali e a favorire l'edilizia di qualità ed energicamente efficiente dando stabilità al credito d'imposta del 55% ed estendendolo agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente”. Inoltre, impegna il governo ad “assumere iniziative, anche di tipo normativo, volte ad estendere le misure di efficientamento energetico anche al patrimonio edilizio pubblico. Ad esempio con un allentamento del Patto di Stabilità interno per gli Enti Locali che hanno risorse da investire nella messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici, a partire dalle scuole e degli ospedali”.