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Ance: segnali positivi dal CIPE. Dimostrata attenzione alle proposte del sistema delle costruzioni

Il presidente Buzzetti: su rischio idrogeologico e messa in sicurezza degli edifici scolastici le nostre proposte stanno trovando ascolto e consenso

Roma, 2 febbraio 2012 – Parziale definanziamento per gli investimenti del Piano CIPE delle opere prioritarie, ma allo stesso tempo, conferma dei finanziamenti a favore di progetti di rapida cantierizzazione e di dimensione medio-piccola, che dovrebbero garantire effetti rapidi per la ripresa economica del Paese. È questo l’esito della riunione del 20 gennaio del CIPE, la prima del 2012.
Gli investimenti infrastrutturali previsti nell’ambito del Piano delle opere prioritarie sono stati definanziati per circa 6,4 miliardi di euro. Una decisione che “recepisce i contenuti di provvedimenti (Manovre d’estate 2011) approvati prima della nomina del nuovo Governo”, come si legge in una nota diramata dall’Ance nei giorni successivi alla seduta. Allo stesso tempo, però, l’Ance sottolinea i segnali positivi che giungono dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, che nelle ultime due riunioni ha confermato finanziamenti per 3,2 miliardi di euro relativi ai programmi di opere medio-piccole ricompresi nel Piano CIPE del 26 giugno 2009. Secondo l’Associazione dei costruttori edili, quindi, il Comitato ha mostrato attenzione alle proposte formulate dal sistema delle costruzioni.

Le considerazioni del presidente Buzzetti
Il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti ha espresso la propria soddisfazione per l’esito dalla seduta del 20 gennaio, affermando che “la decisione del CIPE di confermare l’assegnazione di 810 milioni di euro per le opere contro il rischio idrogeologico e 550 milioni per la messa in sicurezza degli edifici scolastici è il segnale che le nostre proposte stanno trovando ascolto e consenso”. Buzzetti ha inoltre commentato la decisione del CIPE, nell’ambito della necessità di definanziare il Piano per le opere prioritarie, di dare la precedenza alle opere medio-piccole. “Di fronte al taglio consistente al piano di opere prioritarie (6 miliardi su 11) come conseguenza delle manovre dell’estate scorsa – ha detto Buzzetti –, il Cipe ha scelto di salvare la maggior parte del piano di opere medio-piccole contenuto in esso, coerentemente con l’obiettivo di investire su progetti che stimolino la crescita e abbiano un ritorno immediato sull’economia”.

Il Piano CIPE delle opere prioritarie
Come spiega dettagliatamente il testo diffuso dall’Ance, il definanziamento di risorse destinate alle infrastrutture, principalmente contenute nel Piano delle opere prioritarie, “è stato dettato dalle Manovre dell’estate 2011, che avevano disposto un taglio ai fondi FAS nazionale per circa 10,4 miliardi di euro”. Il CIPE ha comunque destinato circa 3,5 miliardi di euro a interventi infrastrutturali già avviati, oppure che avevano già maturato obbligazioni giuridicamente vincolanti, o ancora che rivestono carattere prioritario e/o possono essere cantierati rapidamente. Bisogna ricordare, inoltre, che nel corso della riunione del 6 dicembre 2011 il CIPE aveva già riassegnato circa 1,2 miliardi di euro per le manutenzioni Anas e RFI, il Terzo Valico dei Giovi, la Treviglio-Brescia e il Piano di opere medio-piccole nel Sud.
Nell’ambito del Piano CIPE delle opere prioritarie, quindi, il risultato delle ultime due riunioni del Comitato per la Programmazione Economica è di un definanziamento di opere infrastrutturali per circa 1,7 miliardi di euro. Infatti, da una parte c’è un definanziamento di 6,4 miliardi di euro, come previsto dai provvedimenti adottati prima della nomina del nuovo Governo, mentre dall’altra c’è la conferma di alcuni dei finanziamenti a favore di interventi infrastrutturali e l’assegnazione di nuovi fondi per complessivi 4,7 miliardi di euro.

La seduta del 20 gennaio in cifre
Scendendo nel dettaglio, per l’edilizia scolastica sono a disposizione complessivamente 951 milioni di euro e per la prevenzione del rischio idrogeologico 1.194 milioni di euro. Inoltre, sono state assegnate nuove risorse per interventi di manutenzione ferroviaria (600 milioni di euro) e di sviluppo dei territori del Centro-Nord (492 milioni). Il CIPE ha anche approvato i Programmi Attuativi Regionali (PAR) FAS 2007-2013 di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige (secondo le stime dell’Ance, questi tre programmi prevedono complessivamente 492,3 milioni di euro per interventi infrastrutturali e costruzioni).  Per quanto riguarda il Piano Casa 1 (Housing sociale), il CIPE ha approvato gli accordi di programma relativi al Piano nazionale di edilizia abitativa delle Regioni Abruzzo, Calabria e Lazio (investimenti complessivi per 212 milioni di euro tra fondi pubblici e privati). Tra gli altri progetti infrastrutturali, il CIPE ha approvato alcune varianti ai progetti della metropolitana C di Roma, delle stazioni di Roma Termini e Venezia Santa Lucia e dell’interporto di Catania.

Rischio idrogeologico, edilizia scolastica e manutenzioni di RFI
La nota dell’Ance si sofferma dettagliatamente sui finanziamenti giudicati più importanti per il rilancio dell’economia, ossia quelli relativi alla riduzione del rischio idrogeologico, all’edilizia scolastica e alle manutenzioni di RFI.
Innanzitutto, nonostante il CIPE abbia confermato il parziale definanziamento (616 milioni di euro) dei fondi destinati al Piano di riduzione del rischio idrogeologico approvato a novembre 2009, ha anche riassegnato al settore 809,7 milioni di euro. Di questi fondi, 130 milioni di euro sono stati confermati a favore delle regioni del Centro-Nord e 679,7 milioni di euro, a valere tra l’altro sui fondi FAS regionali, a 518 interventi già individuati nelle regioni del Mezzogiorno.
Il CIPE ha inoltre confermato una parte delle risorse stanziate per interventi sugli edifici scolastici. In particolare, rispetto al miliardo di euro stanziato dal CIPE a marzo 2009, sono stati definanziati 611 milioni di euro e riassegnati 456 milioni di euro a interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici (di cui 259 milioni per interventi ancora da definire). Inoltre, sono stati assegnati 100 milioni di euro per la costruzione di nuovi edifici.
Infine, il CIPE ha approvato l’aggiornamento del Contratto di Programma RFI per gli anni 2010 e 2011 che individua gli interventi da finanziare con le risorse già stanziate con le leggi di stabilità per gli anni 2011 e 2012, conferma le assegnazioni di fondi a favore di interventi ferroviari nell’ambito del Piano per il Sud e assegna 600 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria a valere sulle risorse del fondo infrastrutture stradali e ferroviarie (DL 78/2011).

Matteo Martellacci

  CIPE - le opere confermate e definanziate (fonte Ance)