Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Anche l'Aiscat prepara la protesta contro la manovra

Oggi assemblea dei concessionari autostradali

Roma, 7 luglio 2011 - L’assemblea di Aiscat prevista per oggi a Roma dovrebbe presentare il fronte dei concessionari autostradali compatto come un esercito in missione. Una missione fm troppo chiara: costringere il governo a un passo indietro sul provvedimento che riduce all' 1% la deducibilità fiscale degli ammortamenti sugli investimenti. Per questo, salvo sorprese, molti si aspettano che la relazione del presidente di Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori), Fabrizio Palenzona. scagli fulmini e saette contro la norma contenuta nella manovra, soprattutto in considerazione del fatto che nel testo si legge che il maggior gettito legato al provvedimento si limita a circa 470 milioni entro il 2014, una cifra che sul piatto della bilancia non regge il confronto con gli effetti della nonna. In prima fila contro l'ammortamento all' 1 %c ci sono il gruppo Atlantia guidato da Giovanni Castellucci e il gruppo Gavio, che in questi giorni stanno scontando anche in borsa l'effetto della manovra. Per ora i vertici dei grandi gruppi si limitano a elaborare simulazioni per valutare l'impatto sui conti derivante dell'eventuale introduzione della norma e confidano di riuscire a intervenire per far rivedere il provvedimento. Nel frattempo continuano anche le analisi delle principali banche d'affari. Secondo Mediobanca nel recente incontro con gli analisti l'ad di Atlantia non ha fornito una valutazione specifica del possibile impatto della misura fiscale, ma sembra abbastanza fiducioso che la versione finale della misura fiscale non. sarà così brutale come si evince dal progetto attuale. Se però il provvedimento verrà confermato, gli analisti di Piazzetta Cuccia prevedono 120 milioni di tasse in più da versare ogni anno, ovvero 1,33 miliardi di valore in meno per la società e circa 2,1 euro in meno per azione (il 10% del fair value). Per gli esperti di Citigroup, invece, il tasso di ammortamento all' 1% potrebbe rappresentare un colpo per le azioni di circa 650 milioni di euro (quindi di 1 euro per azione) o del 7% della capitali7J zione di mercato di Atlantia_ Citigroup ha in ogni caso mantenuto il rating buy e anche JP Morgan ha confermato l'overweight e il target price a 13.68 euro sul titolo. Tuttavia le azioni hanno chiuso in calo del 2,5% a 13.3 euro la seduta di ieri, mentre le società del gruppo Gavio, Autostrada Torino-Milano e Sias, hanno chiuso rispettivamente in ribasso del 2,1% a 9,1 euro e del 2,4% a 6,9 euro. Proprio riguardo al gruppo Gavio, la francese Exane per il momento ha scelto di mantenere inalterate le stime su Sias, in attesa di informazioni sugli effetti contabili della nuova misura fiscale. ma ha tagliato il target.da 10 a 8,6 euro. La partita a questo punto si giocherà a livello politico e di lobby: considerando che Confindustria, Ance e Agi (Associazione imprese generali) hanno già espresso con un comunicato congiunto il loro parere contrario al provvedimento considerato «estremamente dannoso». Oltre allo scontro frontale (i concessionari potrebbero direttamente impugnare la norma) sono allo studio diverse opzioni per compensare gli effetti negativi della medesima. Qualsiasi strada verrà intrapresa, le prime basi della trattativa (o dello scontro) verranno comunque gettate oggi all'assemblea Aiscat.

Manuel Follis - MF