Appalti: a gennaio crollo mercato servizi tecnici -81%
I dati emersi dall'ultimo report Oice

Inizio d'anno in forte discesa per il mercato pubblico dei servizi tecnici. Secondo l'aggiornamento di gennaio 2024 dell'osservatorio Oice/Informatel, ripreso da un'agenzia Askanews, il totale del valore di tutti i servizi tecnici messo in gara nel mese, sommando i 38,6 milioni dei bandi di architettura e ingegneria ai 7,4 milioni di servizi compresi negli appalti integrati, arriva a 46 milioni, segnando un calo dell'81,2% su gennaio 2023.
"Dal mercato arrivano segnali che sarebbe imprudente non definire preoccupanti e speriamo che a febbraio le cose cambino - ha dichiarato Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell'osservatorio - sulle ragioni abbiamo già scritto: le profonde e controverse modifiche normative, la complessa e travagliata gestazione del Pnrr e le incertezze di parte delle amministrazioni. Appare evidente che ormai è una situazione di allarme se bisogna tornare al 1996 per trovare un dato mensile inferiore: non soltanto si vedono palesemente gli effetti di una soglia per gli incarichi fiduciari così alta che induce frazionamenti artificiosi, ma appare anche chiaro che la spinta del Pnrr si sta esaurendo e che gli effetti della digitalizzazione delle procedure di appalto hanno inciso non poco sulla domanda messa sul mercato. Molto sta facendo l'Anac per sollecitare le stazioni appaltanti ma la realtà è che il numero di stazioni appaltanti qualificate rimane basso, anche se oltre le 3000. Il confronto con dicembre è impietoso, ma lo è anche su gennaio dello scorso anno, prova di una riduzione del mercato ben più accentuata di quanto prevedibile. Non vanno nascoste neanche le incertezze normative determinate dall'assenza di regole ad hoc per questo settore, cui adesso il nuovo bando-tipo per servizi di ingegneria e architettura messo in consultazione dall'Anac metterà riparo, ridando un po' di certezza alle stazioni appaltanti, anche se ribadiamo la necessità che siano le linee guida 1/2016, adattate, a dovere essere inserite nel nuovo codice. Infine fondamentale sarà adeguare rapidamente il cosiddetto dm parametri perché molte attività oggi affidate non trovano copertura nelle voci dell'allegato I.13. A questo punto non c'è più tempo da perdere".