Astaldi , nel 2010 Utile netto a 62,6 mln (+12%) e ricavi a 2 mld
CdA approva i risultati consolidati del quarto trimestre 2010
Tali risultati confermano la leadership del Gruppo a livello globale e la capacita' di affrontare e superare ulteriori sfide nel percorso di crescita programmato". Il Gruppo, si legge, ha conseguito l'obiettivo di superare 2 miliardi di fatturato entro il 2010 "con importanti risultati accompagnati da un rafforzamento della struttura patrimoniale e finaziaria del Gruppo. Significativo contributo dal quarto trimestre, per la decisa accelerazione delle attivita' in Italia (infrastrutture di trasporto) e all'estero (acqua ed energia), oltre che per la messa a regime di recenti acquisizioni all'estero (metropolitane)". I
dati finanziari parlano anche di una posizione finanziaria netta totale a 384,3 milioni per l'intero anno (421,4 milioni per il 2009), 60 milioni di cash-flow positivo del settore costruzioni.
I risultati del quarto trimestre 2010 si attestano invece su ricavi totali che registrano un +23,6 per cento a 583,4 milioni nel quarto trimestre, grazie al buon
andamento delle attivita' in esecuzione in Italia e all'estero, su un Ebitda +25 per cento a 65 milioni, un EBITDA margin all'11,1 per cento, un Ebit +33 per cento a 48 milioni, Ebit margin a 8,2 per cento e un Utile netto +52 per cento a 18 milioni.
Dal punto di vista della produzione l'Italia si conferma baricentro naturale delle attivita' (44,9 per cento dei ricavi operativi, 861 milioni), ma si registra anche il forte orientamento verso l'estero (55,1 per cento dei ricavi operativi, 1.059 milioni). "Si rafforzano Est Europa e Turchia, espressione del 24,7 per cento dei ricavi operativi; si riducono Middle East - non ancora alimentato dalla messa a regime dei recenti successi commerciali (Stazioni AV in Arabia Saudita) - e America (per la pianificata riduzione del Venezuela, in parte bilanciata dalla crescita di Cile e Peru')", sottolinea Astaldi.
Le infrastrutture di trasporto generano invece l'80,3 per cento dei ricavi operativi, essenzialmente per la messa a regime dei due lotti della Strada Statale Jonica in Italia e per il regolare avanzamento di commesse ferroviarie e metropolitane in Italia, Venezuela, Turchia, Est Europa, Algeria.
Il comparto energetico si rafforza (13,5 per cento dei ricavi operativi), grazie al buon andamento delle iniziative in America Latina e alle sinergie scaturite dal comparto concessioni con l'avanzamento spedito dell'impianto di Chacayes, in Cile. L'edilizia civile e industriale genera 120 milioni (6,2 per cento dei ricavi operativi): per il comparto civile si registra il parziale, seppure atteso, rallentamento di alcune iniziative in Italia (Scuola Marescialli di Firenze, Ospedale del Mare di Napoli, che hanno fatto registrare difficolta' tecnico-operative e procedurali, risolte o in via di risoluzione), controbilanciato, sempre in Italia, dal buon andamento delle opere relative ai Quattro Ospedali Toscani; allo stesso tempo, c'e' una riduzione su base annua spiegata dall'accelerazione registrata nel 2009 per la chiusura di alcune commesse in Middle East.
La struttura dei costi riflette la crescita dei volumi produttivi e il maggior orientamento verso commesse domestiche, tipicamente caratterizzate da una minore incidenza dei costi del personale. I costi di produzione si attestano a 1.553,1 milioni (+11,2 per cento, Ç 1.396,1 milioni nel 2009), pari al 75,9 per cento dei ricavi totali.