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Briciole di pane

Astaldi: pool di 4 banche per rifinanziare il debito

Trattative anticipate per la ristrutturazione dell'indebitamento di oltre 300 milioni di euro

Roma, 22 luglio 2011 – Il Gruppo Astaldi, primo general contractor italiano nella realizzazione di grandi opere, sta valutando l’ipotesi di rifinanziare parte del proprio indebitamento attraverso un pool di 4 banche: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bnp Paribas e Royal Bank of Scotland, ossia gli stessi istituti che hanno già erogato finanziamenti all’azienda.
Dal bilancio 2010 si apprende che la prima scadenza di tranche del debito è nel 2013 ma il Presidente Paolo Astaldi pare voglia muoversi in anticipo e sta cercando condizioni economiche favorevoli per procedere al rifinanziamento dei 300 milioni di euro di indebitamento.
A fine 2010 il gruppo dichiarava un indebitamento netto di 348 milioni, mentre l’esposizione bancaria risultava pari a 778 milioni. Lo stallo dell’economia non ha finora avuto ripercussioni su Astaldi i cui affari sono basati lavori pluriennali (il gruppo sta realizzando la stazione sotterranea dell’Alta Velocità ferroviaria di Bologna e la metro C di Roma), meno condizionati dalle flessioni del ciclo economico del paese.
Nel primo trimestre 2011 l’utile netto è salito a 17,3 milioni, registrando un aumento del 17,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma soprattutto il fatturato del primo trimestre (511 milioni di euro) ha permesso alla società, per la prima volta dalla sua fondazione, di superare il gruppo Impregilo, principale rivale nel ramo costruzioni, che si è fermato a 473 milioni.
Storico sorpasso dunque del gruppo concorrente presieduto da Massimo Ponzellini, anche se i due rivali concorrono al 50% per aggiudicarsi il lotto di costruzione della metro 4 di Milano.
Per quanto riguarda le nuove commesse ad Astaldi è stata recentemente assegnata la costruzione del nuovo terminal internazionale dell’aeroporto di San Pietroburgo.

Francesca Baron