Atlantia punta sulle autostrade sudamericane, Gavio conquista Impregilo
Ecco l'esito dell'atteso vertice di Roma
Gavio sale in Impregilo
Gavio è diventato il primo socio di Impregilo con il 29,9%, scalzando dal podio il costruttore romano Salini, che era riuscito nel corso degli ultimi mesi a mettere insieme un cospicuo pacchetto pari al 20,06%. Gli eredi di Marcellino Gavio hanno rilevato prima dai Ligresti e poi dai Benetton le rispettive quote (il 33,3% a testa) di Igli, la scatola che controlla Impregilo con il 29,9%, un filo sotto la soglia rilevante che fa scattare l'obbligo di Opa. Entrambe le transazioni sono avvenute al prezzo unitario di 10,89 euro per azione Igli, vale a dire 3,65 euro per ogni azione Impregilo, a fronte di un valore attuale di borsa di 2,52 euro per azione.
Atlantia sudamericana
Con una doppia mossa, Atlantia si prepara ad acquisire il controllo totale delle azioni di ASA, Autostrade Sud America, società che controlla il 100% del capitale di Grupo Costanera, holding a cui fanno capo 5 società concessionarie in Cile per complessivi 188 chilometri di rete in gestione di cui 90 chilometri nella capitale Santiago. L'accordo infatti prevede l'acquisizione da parte di Autostrade sia del pacchetto azionario di Gavio sia di quello di Mediobanca, salendo quindi al 100% delle azioni. "Dopo il recente accordo in Brasile per la gestione di 1.500 chilometri di autostrade nell'area urbana di San Paolo, consolidiamo la nostra presenza in Cile", ha sottolineato Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia, osservando che l'insieme delle recenti operazioni internazionali porterà "nell'arco di tre anni, il contributo delle attività all'estero a circa il 30% dell'Ebitda di gruppo".
Il contratto con la Società iniziative autostradali e servizi (Sias) di Gavio prevede la cessione ad Autostrade dell'intera quota di partecipazione detenuta in Autostrade Sud America, "pari a 45.765.000 euro e rappresentativa del 45,765% del capitale sociale", al prezzo di 565.197.750 euro.
Il perfezionamento di tale cessione comporterà - in capo a Sias - l'estinzione di circa 180 milioni di euro di garanzie (quantificate alla data del 31 dicembre 2011) a suo tempo rilasciate con riferimento alle citate partecipazioni cilene: conseguentemente, il beneficio - per quanto concerne la "posizione finanziaria netta complessiva" del Gruppo Sias - risulterà pari a circa 750 milioni di euro. L'esecuzione dell'operazione, che è sospensivamente condizionata, tra l'altro, al rilascio delle autorizzazioni antitrust eventualmente necessarie ed al mancato esercizio, da parte di Mediobanca - Banca di Credito Finanziario, del diritto di prelazione ad essa spettante, è prevista entro il prossimo 30 giugno 2012.
L'accordo con Mediobanca prevede il passaggio della residua quota di ASA pari all'8,47% per un controvalore di 104,6 milioni, sulla base dei medesimi termini e condizioni concordati con Sias. Il trasferimento delle quote è previsto entro il 30 giugno 2012.
L'opzione di acquisto della partecipazione nell'autostrada Torino-Savona
La famiglia Gavio ha inoltre sottoscritto un contratto con Autostrade che le conferisce un'opzione di acquisto avente ad oggetto 310.933.747 azioni ordinarie detenute da Autostrade per l'Italia nel capitale sociale di Autostrada Torino Savona ('ATS') e rappresentative di una quota del 99,98% del capitale sociale della stessa (la residua quota del capitale sociale di Autostrada Torino Savona, pari allo 0,02%, è di proprietà di Fct, Finanziaria Città di Torino).
L'eventuale esercizio dell'opzione di acquisto da parte di Sias (che si è riservata, tra l'altro, la facoltà di designare una propria società controllata quale acquirente della partecipazione in oggetto) potrà avvenire entro la data del 30 settembre 2012 per un corrispettivo pari a 223 milioni di euro. L'esecuzione dell'operazione è sospensivamente condizionata, tra l'altro, al rilascio delle autorizzazioni eventualmente necessarie da parte delle competenti autorità, ivi incluse Anas e l'autorità antitrust. ATS è titolare di una concessione di circa 130 chilometri con scadenza fissata nel 2038; sulla base dei dati consuntivati al 31 dicembre 2010, i 'ricavi netti da pedaggio' risultano pari a circa 68 milioni di euro, con un Ebitda pari a circa 31 milioni di euro; l'indebitamento finanziario netto netto risulta pari a circa 36 milioni di euro.