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Briciole di pane

Atm sbarca in Arabia Saudita

L'ad Elio Catania: «Più presenti all'estero per poter crescere anche in Italia»

Milano, 13 aprile 2011 - Un contratto di gestione per un valore di 35 milioni di euro per una metrò automatica (della stessa tipologia di quella che verrà utilizzata per la linea 5 di Milano) che, dal primo settembre, opererà nella città saudita di Riad.
Atm, l'azienda dei trasporti milanesi, in questi giorni è presente nella capitale saudita con un proprio team di ingegneri, provenienti sia da Milano sia da Copenhagen, per le attività di selezione del personale, la predisposizione di uffici e attrezzature e di tutte le azioni necessarie alla gestione della nuova linea. Ingegneri provenienti anche da Copenhagen perché la città danese è la «seconda casa» di Atm: lì è infatti attivo un servizio di linea metropolitana gestito da Metroservice (società di Atm e Ansaldo Sts) dal primo gennaio del 2008: 21 chilometri di linea per 22 stazioni, funzionanti 24 ore al giorno e 7 giorni su 7. Un servizio driverless, senza quindi conducente, che è stato recentemente selezionato a Londra come "World's best metro". La metrò di Riad opererà all'interno dell'università femminile «Princess Nora» ed è anch'essa basata sulla medesima tecnologia driverless. Realizzato dalla società saudita Sbg insieme ad Ansaldo Sts ed Ansaldo Breda, la metrò coprirà un percorso su doppio binario di 11,51cm, con 14 stazioni e 22 veicoli operanti.
Elio Catania, dal 2004 presidente e amministratore delegato di Atm Milano, vede questi investimenti esteri della società come uno degli obiettivi che Atm deve raggiungere per diventare effettivamente competitiva con le più grandi società di trasporto pubblico d'Europa. «Ad Atm servono tre punti certi - sottolinea - liberalizzazione del settore, con gare "vere" dove vinca chi ha più merito; delle gare che facilitino l'aggregazione di soggetti in modo che possano formarsi delle aziende di trasporti pubblici più grandi e un'authority neutrale che monitori adeguatamente il settore».
Per Catania, «l'espansione di Atm a livello internazionale aiuta a creare le premesse anche per una maggiore presenza interna. Solo in Lombardia, ci sono 181 diverse aziende di trasporti locali». Troppe, secondo la sua opinione, per poter garantire un servizio efficiente anche nei trasporti a medio raggio. «Dobbiamo andare verso una logica unica, partendo dalle esigenze di chi è trasportato e da quelle del mercato. I problemi iniziano oltre i 20-25 km dal capoluogo lombardo: è soprattutto da qui che dobbiamo lavorare». E proprio verso questa direzione - una maggiore integrazione dei trasporti regionali - che va l'ipotesi di accordo con Trenitalia-LeNord, che Catania vede tra i percorsi che l'operatore dei trasporti pubblici dell'area milanese deve percorrere, ma che va gestito secondo tempi e modi opportuni: «Per l'unione societaria, c'è tempo. Abbiamo però iniziato con i progetti di cogestione: per esempio per la linea S5 (che collega Varese con Treviglio, ndr) la gestione è comune tra noi e Trenitalia-LeNord».

Franco Sarcina (Fonte: Il Sole 24 Ore)