Auto: ad agosto il mercato UE in calo del -18,9%
Nei primi otto mesi dell'anno il 32,9% in meno di immatricolazioni

Il mercato europeo dell’auto è ancora in sofferenza. L’ultimo rapporto di Acea, l’associazione dei costruttori europei, non lascia dubbi: -18,9% le immatricolazioni ad agosto. Dopo la contenuta contrazione di luglio (-3,7%), il mese scorso ha segnato una perdita più rilevante. Dai dati Acea emerge che, a luglio e agosto 2020, le vendite di autovetture nuove sono state pari rispettivamente a 1.281.746 e 884.394 unità rispetto alle 1.330.296 e 1.073.920 unità dei corrispondenti mesi del 2019.
Nei primi 8 mesi del 2020 si registrano 7.267.621 immatricolazioni, il 32,9% in meno dei 10.831.855 veicoli del periodo gennaio-agosto dello scorso anno. Nell’analisi geografica del rapporto emerge come a luglio nell'Unione Europea c'è stata una crescita delle vendite in sette paesi, tra cui la Francia (+3,9%) e la Spagna (+1,1%). Ad agosto invece tranne Cipro (+14,1%), tutti hanno mostrato una dinamica in perdita. Tra i mercati principali, l'Italia ha avuto il risultato migliore (-0,4%) mentre le flessioni più significative si sono riscontrate in Germania (-20%), Francia (-19,8%) e Spagna (-10%).
"Per la filiera automotive dell'Ue – commenta il presidente dell’Anfia, Paolo Scudieri - la situazione rimane quindi difficile, con prospettive economiche recessive e l'ombra di una Brexit senza accordo che aggraverebbe ulteriormente le perdite. Speriamo che i piani di incentivazione della domanda che, insieme alle altre misure per l'uscita dalla crisi, i governi dei maggiori Paesi hanno messo in campo per far ripartire il settore, portino frutto nei prossimi mesi, con risultati di mercato tangibili e vengano integrati laddove ancora risultano scoperti alcuni comparti - per l'Italia, ad esempio, quello dei veicoli commerciali leggeri - senza dimenticare gli interventi strutturali di politica industriale necessari per continuare a indirizzare gli attori della filiera verso gli obiettivi comunitari di decarbonizzazione e digitalizzazione della mobilità".
In linea le riflessioni di Andrea Cardinali, direttore generale Unrae: “Dopo la fase più buia della crisi da Covid-19 restano fosche le prospettive dell'industria automotive europea nonostante la ripartenza delle attività, come certificato dai dati Acea, che mostrano solo un attenuarsi della tendenza negativa. Uno spiraglio di speranza viene però per l'Italia dal marginale calo di agosto, risultato degli incentivi approvati con la Legge Rilancio e di quelli contenuti nel Decreto Agosto, con questi ultimi che stanno efficacemente sostenendo il mercato anche nel mese di settembre. Restano, come già da noi tuttavia segnalato in numerose occasioni i limiti del pacchetto così come disegnato, con il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli rientranti nella fascia emissiva di CO2 91-110 g/km già esauritosi dopo meno di 2 settimane. Allo stesso tempo, restano a oggi disponibili circa 300 milioni di fondi nelle altre fasce di emissione, parte dei quali probabilmente avanzeranno a fine anno. Con il doppio obiettivo di sostenere il mercato, e quindi una filiera produttiva che molto contribuisce all'economia e all'erario nazionali, e accelerare il rinnovo di un parco circolante tra i più obsoleti in Europa, Unrae chiede quindi che, in sede di conversione del Decreto Agosto, vengano rimossi i fattori di rigidità che impediscono il travaso di risorse da una fascia emissiva all'altra o di prevedere un fondo unico, per evitare il rischio di rimanere a fine anno con parte dei fondi inutilizzati. E' urgente che una soluzione venga trovata affinchè il plafond della fascia emissiva 91-110 g/km venga assolutamente rifinanziato per il bene del paese, del settore e dei consumatori".