Auto, Aniasa: poche targhe, frenata per l'immatricolazione di auto nuove
Intanto, il 2014 si è chiuso in crescita per il mercato Ue dell'auto
Roma, 30 gennaio 2015 - L’immatricolazione di nuove autovetture sta subendo rallentamenti a causa della carenza di targhe. A lanciare l’allarme è l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria, in una nota indirizzata all’Istituto Poligrafico della Zecca. L’Aniasa ha evidenziato l’emergenza sottolineando che “se non si porrà rapida soluzione al problema, sono a rischio 60.000 immatricolazioni di nuovi veicoli a noleggio, previste per il primo trimestre 2015”.
La carenza di distribuzione delle targhe automobilistiche, soprattutto nelle sedi dei più importanti centri di immatricolazioni per il settore ovvero Milano, Torino, Firenze e Trento, sta comportando infatti anche riflessi negativi sull'operatività dell’intera filiera del noleggio, causando ritardi nella consegna dei veicoli, con un incremento dei costi complessivi.
Intanto, il 2014 si è chiuso in crescita per il mercato dell’auto dell’Unione Europea, in aumento per il sedicesimo mese consecutivo. In dicembre, infatti, nell’area Ue sono state immatricolate 951.329 autovetture con una crescita del 4,7% rispetto allo stesso mese del 2013. Il consuntivo dell’intero 2014, secondo i dati del Centro Studi Promotor, chiude invece a quota 12.550.771 con un incremento sul 2013 del 5,7%, ma con un calo rispetto ai livelli ante-crisi (2007) del 19,4%.
La crescita del mercato dell’Unione Europea, che come si è appena detto, è comunque ancora lontano dai livelli ante-crisi, ha interessato nello scorso anno tutti i cinque maggiori mercati dell’area. L’incremento più rilevante lo ha avuto la Spagna (+18.4%) seguita dal Regno Unito (+9,3%), dall’Italia (+4,2%), dalla Germania (+2,9%) e dalla Francia, che fa registrare, però, un incremento minimo (+0,3%).
Per quanto riguarda in particolare l’Italia, la crescita registrata è molto inferiore al recupero in atto nei Paesi della fascia mediterranea, per tutti a due cifre. Il 2014 si chiude infatti con immatricolazioni in crescita del 34,8% in Portogallo, del 21,3% in Grecia, del 18,4% in Spagna e del 17,5% a Cipro.
Una possibile ragione del ritardo italiano – evidenzia il Centro Studi Promotor - va ricercata nel fatto che nel bel Paese sono state più le sostituzioni di auto che le immatricolazioni di nuove.
