Auto, crollo senza fine delle vendite: a maggio calo del 7,98 per cento
Male anche Fiat, le cui vendite sono diminuite dell'11,69%
Roma, 3 giugno 2013 - Non si ferma il calo del mercato automobilistico italiano. A maggio sono state immatricolate 136.129 autovetture, con una variazione di -7,98% rispetto a maggio 2012, durante il quale ne furono immatricolate 147.942. In aprile erano state immatricolate 116.659 autovetture, con una variazione di -10,48% rispetto ad aprile 2012, quando ne furono immatricolate 130.321. Sono dati diffusi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - direzione generale per la Motorizzazione. Male anche Fiat, le cui vendite sono diminuite dell'11,69% a 41.172 unità, per una quota di mercato scesa al 30,24%.
A maggio, inoltre, sono stati registrati 418.491 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +10,13% rispetto a maggio 2012, durante il quale ne furono registrati 380.007 (nel mese di aprile 2013 furono registrati 340.515 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -4,01% rispetto ad aprile 2012, quando ne furono registrati 327.386). Il volume globale delle vendite (554.620 autovetture a maggio) ha dunque interessato per il 24,54% auto nuove e per il 75,46% auto usate.
Nel periodo gennaio-maggio 2013 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 608.579 autovetture, con una variazione di -11,30% rispetto al periodo gennaio-maggio 2012, durante il quale ne furono immatricolate 686.095. Nello stesso periodo di gennaio-maggio 2013 sono stati registrati 1.847.333 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +3,30 rispetto a gennaio-maggio 2012, durante il quale ne furono registrati 1.788.234.
Il commento di Federauto
''Alcuni per maggio avevano pronosticato un recupero, ma cosi' purtroppo non è. E peggiorare i dati del 2012 sarebbe una tragedia per la filiera italiana dell'automotive, che ha bisogno di provvedimenti immediati del governo sulla traccia di quelli appena varati per l'edilizia. Il nostro settore è come fosse stato colpito da un forte terremoto''. Questo il commento del presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, ai dati sulle immatricolazioni italiane di auto, scese a maggio del 7,98%.
''Lo scorso anno è stato un disastro e quest'anno, proiettando la tendenza dei primi cinque mesi, potrebbe segnare un mercato a 1.200.000 pezzi'', osserva Pavan Bernacchi, che rivolge un appello al governo Letta, cui Federauto nei giorni scorsi ha chiesto un incontro urgente, ''per studiare insieme a noi e ai costruttori dei provvedimenti che possano ampliare il mercato''. ''Più auto vendute significano più fatturati, un circolante meno inquinante e più sicuro, più produzione anche nella componentistica, minor ricorso agli ammortizzatori sociali e piu' posti di lavoro. Ma il primo beneficiato - sottolinea Pavan Bernacchi - sarebbe lo Stato, che se riuscissimo a riportare il mercato a 2 milioni di pezzi introiterebbe 3,3 miliardi di euro aggiuntivi dalla sola Iva, cui si aggiungerebbero diversi milioni di euro da altre tasse quali bollo e Ipt''.
