Auto, in Europa le vendite salgono del 4,6%, in Italia crollano del 5,6%
Il mercato nazionale è in diminuzione da 26 mesi consecutivi
Torino, 19 novembre 2013 – Ancora una volta il mercato dell’auto in Italia perde colpi mentre in Europa accelera. E’ la sintesi dei dati resi noti oggi da ACEA sull’andamento delle vendite di autoveicoli in Europa; numeri che non lasciano spazio a dubbi. Nel complesso dei Paesi dell'Unione europea allargata e dell'EFTA1 a ottobre le immatricolazioni di auto ammontano a 1.044.921 unità, il 4,6% in più rispetto allo stesso mese del 2012. E' la prima volta da settembre 2011 che il mercato europeo riporta un segno positivo per due mesi consecutivi (settembre 2013 aveva chiuso a +5,5%). Nei primi dieci mesi dell'anno, le immatricolazioni complessive si attestano così a 10.385.061 unità, con una contrazione del 3,1% rispetto ai primi dieci mesi del 2012.
Ma il problema vero è l’Italia che “è l'unico tra i cinque major markets a riportare un segno negativo (-5,6%) nel mese - ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di Anfia -, evidentemente mancano le condizioni affinché il nostro mercato possa ripartire e risalire nella classifica europea, mentre Paesi come il Regno Unito e la Spagna, in crescita rispettivamente del 4% e del 34,4% a ottobre, addirittura sono riusciti a invertire il trend nel progressivo da inizio anno, recuperando il segno positivo (+10,2% e +1,1% rispettivamente). In Italia invece, la contrazione del mercato prosegue ininterrotta da 26 mesi e il consuntivo delle immatricolazioni da inizio anno è a -8%”. Da tutto questo le richieste dei costruttori. “Come rappresentanti della filiera produttiva – ha spiegato vavassori -, chiediamo al Governo e ai Ministeri competenti di prendere a modello quanto fatto in questi mercati e avviare un piano di politica industriale e di investimenti nel settore, in grado di generare, a cascata, effetti positivi anche sul mercato. In attesa di mettere in atto queste misure, è possibile introdurre nel breve periodo, per superare l'attuale impasse, provvedimenti a impatto zero sulle casse dello Stato. Si tratta della progressiva armonizzazione della fiscalità italiana a quella europea per le auto aziendali, sia in termini di periodo minimo di ammortamento, che di quota deducibile e detraibilità IVA, oltre a un importante lavoro di contenimento dei costi di possesso e di utilizzo dei veicoli, a partire dal carico fiscale”.
I numeri nazionali parlano chiaro. Nel nostro Paese le immatricolazioni si attestano a 110.841 unità (-5,6% appunto). Da inizio anno i volumi complessivi ammontano a 1.111.520 unità (-8%). Mentre le marche italiane hanno registrato, in Europa, 60.183 immatricolazioni nel mese (-7,3%). Nel periodo gennaio-ottobre 2013, i volumi immatricolati ammontano a 632.952 unità (-8,1%).
