Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Auto, a giugno tracollo del mercato in Italia a -24,4%

In Europa le vendite calano dell'1,7%. Bene solo in Germania e Gran Bretagna

Torino, 17 luglio 2012 – Segna ancora una volta il meno il mercato dell’auto in Europa e in Italia in particolare che addirittura subisce un tracollo delle vendite. Ad indicare la situazione è stata l’ANFIA (l’Associazione dei costruttori di auto) che in una nota ha commentato i numeri resi noti ACEA, e riferiti al complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA.  Si tratta di una situazione che lascia spazio a poche luci.
Il mercato europeo dell’auto chiude il mese di giugno a -1,7% con 1.254.052 unità immatricolate. In questo modo, nel primo semestre dell’anno, i volumi immatricolati ammontano a 6.896.348 unità, in flessione del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2011. In Italia le vendite sono crollate – nel settimo mese consecutivo in calo -  del -24,4%; nei primi sei mesi del 2012, quindi, i volumi complessivi si attestano a 814.179 unità (-19,7%).
“Il mercato dell’auto registra la nona flessione consecutiva a giugno, mese che ha contato mediamente lo stesso numero di giorni lavorativi, in Europa, dello scorso anno”, ha quindi commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. “Il clima di sfiducia dei consumatori e delle imprese rimane forte, specialmente nei Paesi più colpiti dalla crisi dell’Eurozona, ovvero Spagna, Italia e Francia. Sono questi, infatti, i Paesi dell’Europa occidentale che accusano un nuovo calo delle immatricolazioni nel mese, chiudendo rispettivamente a -12,1%, -24,4% e -0,6%, e a riportare una chiusura del semestre negativa, a fronte della crescita di Germania e Regno Unito, sia nel mese che nel cumulato da inizio anno”. Vavassori, poi, ha puntato il dito sulla situazione del mercato italiano: “Tra i maggiori Paesi – ha spiegato il vertice di ANFIA -, la maglia nera va all’Italia, con un mercato, a giugno, fermo sui livelli del 1980. Per alleviare le sofferenze delle imprese e della rete distributiva e far gradualmente ripartire le vendite nel nostro Paese, nel breve termine si dovrebbe puntare ad alleggerire il carico fiscale sulle vetture, incominciando da comparti specifici come le auto a basse emissioni e le auto aziendali, in grado di dare i primi segnali di inversione di tendenza”.
Ma anche negli altri Paesi nuovi membri, l’andamento del mercato va peggiorando da inizio anno.
ANFIA sottolinea come i mercati dell’area UE11 vedono ridursi di mese in mese le percentuali di crescita, non certo in grado di compensare la contrazione dei mercati tradizionali. L’incremento di mercato in quest’area è infatti passato dal 18,8% di gennaio 2012 al +6,9% di febbraio e alle crescite più contenute di marzo (+3%), aprile (+4,3%) e maggio (+1,7%), fino al -1,1% registrato a giugno.
Se l’Italia ha conquistato il podio di peggior mercato dell’auto in Europa, non va meglio per gli altri. La Spagna – fa notare ANFIA - riporta un’altra pesante flessione a due cifre, totalizzando 73.258 immatricolazioni nel mese (-12,1%) e 406.070 nel primo semestre (-8,2%), ovvero sui livelli del 1993. In Francia il calo delle immatricolazioni a giugno è contenuto alo 0,6%, per un totale di 208.909 unità. Favorevoli gli effetti di calendario, visto che giugno 2012 ha contato un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso mese del 2011 (21 contro 20 giorni).
Le cose vanno meglio, invece, in Germania dove il mercato, che risultava in calo del 4,8% a maggio, si attesta a 296.722 immatricolazioni nel mese, recuperando il 2,3% sul mese precedente e il 2,9% su giugno 2011. Situazione simile in Gran Bretagna il cui mercato si attesta al 3,5% a giugno – il quarto risultato positivo consecutivo – per un totale di 189.514 immatricolazioni. Si tratta di volumi ancora inferiori del 15% ai livelli pre-crisi del 2007, ma comunque superiori del 2,5% alla media, nel mese di giugno, degli ultimi 3 anni.

Andrea Zaghi