Auto, immatricolazioni in calo e invecchiamento del parco circolante
Oltre il cinque per cento in meno a giugno. Anfia: Formule per far ripartire il mercato ci sono. Unrae: In 6 mesi persi 270 milioni di Iva e 1,6 miliardi di fatturato
Roma, 2 luglio 2013 – Immatricolazioni auto in calo nel mercato italiano, nonostante a giugno rallenti la caduta. Secondo i dati pubblicati ieri dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a giugno il dato si è fermato a 122.008 immatricolazioni, il 5,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2012 (129.118 unità). Nel primo semestre dell'anno, i volumi complessivi ammontano a 731.203 unità, con una contrazione del 10,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (815.213 unità).
“La piccola attenuazione del calo di mercato nel mese consegue all'andamento positivo della raccolta ordini ad aprile (+6%) e a maggio (+4,2%) - ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di Anfia. Intanto, però, il prolungato stallo della domanda alimenta l'invecchiamento del parco circolante italiano: dal 2000 al 2012 la quota delle autovetture con più di 10 anni è passata dal 38% al 44%, mentre il 54% del parco autovetture appartiene alle classi Euro 0,1,2,3. Nel 2012, inoltre, per la prima volta il parco autovetture ha registrato un decremento rispetto all'anno prima”.
“In questi primi sei mesi dell'anno - ha commentato Massimo Nordio, Presidente dell'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere - dal solo settore auto si sono persi altri 270 milioni di euro di Iva e 1,6 miliardi di fatturato rispetto ai valori dello scorso anno, accelerando così l'involuzione del contributo del settore al Pil e alla produzione di gettito fiscale. Inoltre, i recenti provvedimenti adottati dal Governo non sembrano determinare un effettivo miglioramento del clima di fiducia, mantenendo invece incertezza su famiglie ed imprese sulla fine dell'anno, per via degli annunciati rinvii di Iva ed Imu. Se a questo aggiungiamo che i provvedimenti ad oggi proposti dal nuovo Esecutivo non contengono ancora misure decisive a favore della riduzione del carico fiscale e dell'allentamento della stretta creditizia, vediamo con difficoltà la possibilità nei prossimi mesi di riuscire ad invertire il trend che ci caratterizza dall'aprile 2010”.
Secondo l’Anfia le formule per far ripartire le vendite esistono e sono applicabili da subito. “A partire dagli interventi - ha proseguito Vavassori - a favore di una fiscalità più equa: eliminazione del superbollo e rimodulazione dell'IPT, trattamento fiscale delle auto aziendali in linea con gli altri maggiori Paesi europei, riduzione dei prezzi dei carburanti attraverso la diminuzione - anziché i troppo frequenti rialzi, come quello ipotizzato di recente - delle accise”.
Sul fronte delle politiche industriali, le proposte dell’Anfia si concentrano sull'attivazione di strumenti in grado di aumentare la produzione di autoveicoli nel nostro Paese, di favorire gli investimenti in R&D e di supportare l'export delle aziende italiane, nella logica di promuovere una legislazione veramente competitiva per il comparto. “Entreremo nel dettaglio delle misure - ha concluso il Presidente Vavassori - in un prossimo incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico”.
Immatricolazioni giugno 2013 - I dati del Ministero Infrastrutture e Trasporti
