Autostrade: Bottacin (Gm), rivedere il sistema delle concessioni
Su A22 del Brennero e tratto Brescia-Padova della A4: "il ministro Lupi deve affidare le due arterie alla gestione diretta dell'Anas"
Venezia, 26 febbraio 2014 - Prendono il via oggi le misure previste dal ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi per tentare di attenuare l'escalation di rialzi dei pedaggi autostradali. "Misure - ricorda il consigliere regionale del gruppo Misto ed esponente di Verso Nord, Diego Bottacin - al limite del ridicolo. Hanno talmente tante regole da rispettare, che alla fine solo una minima parte di pendolari potrà beneficiare degli sconti. Chi invece va all'incasso immediato del boccone più prelibato sono le società concessionarie. In cambio dello 'zuccherino' degli sconti, infatti, - sottolinea Bottacin - il ministro delle infrastrutture ha deciso di avallare un irrigidimento del rapporto delle concessioni, cioè l'esatto contrario di quanto ci sia bisogno".
Bottacin ricorda che "le 25 società che gestiscono le autostrade italiane avranno in regalo la proroga di tutte le concessioni. Un provvedimento in piena continuità con le politiche degli ultimi 60 anni. Sotto la spinta delle proteste e delle lamentele degli utenti per pedaggi sempre più cari, Lupi organizza un'operazione di facciata per mettere un cucchiaino di zucchero in una tinozza di fiele. Quello che in realtà serve - ribadisce Bottacin - è la revisione strutturale del sistema delle concessioni. Solo in Veneto ci sono due autostrade 'mature', che cioè hanno già ampiamente ripagato l'investimento di costruzione. Sono la A22 del Brennero e il tratto della A4 Brescia e Padova. Invece di prorogare le concessioni, entrambe scadute, il ministro Lupi deve affidare le due arterie alla gestione diretta dell'Anas".
Per Bottacin "il prezzo del pedaggio si abbasserebbe al 10% rispetto al costo attuale, perché dovrebbe coprire solo la manutenzione. Emblematico è proprio il caso della Brescia-Padova, la cui concessione verrà prorogata sulla base di nuovi investimenti relativi allo sbocco a nord della Valdastico. È una presa in giro colossale. - conclude Bottacin - Tutti sappiamo che lo sbocco in Trentino non si potrà realizzare mai. Di conseguenza, il ministero decida che la concessione è scaduta e passi alla gestione diretta dell'Anas per entrambi i tratti autostradali".
