Autostrade, il Gruppo Gavio acquista la Torino-Savona
In questo modo la rete autostradale gestita dal Gruppo arriva a 1.300 chilometri
Torino, 28 settembre 2012 - Il Gruppo Gavio, attraverso la Società iniziative autostradali e servizi (Sias), ha acquistato per 223 milioni l’Autostrada Torino-Savona esercitando l'opzione per l'acquisto del 99,9% della stessa finora di proprietà di Autostrade per l'Italia. L’Ats è titolare di una concessione di circa 130 chilometri con scadenza fissata nel 2038, con ricavi netti da pedaggio di circa 64 milioni l'anno e un margine operativo lordo di 30 milioni. In questo modo, la rete autostradale gestita dal gruppo Gavio arriva ad avere un’estensione di circa 1.300 chilometri.
L'acquisto, come si è detto, avvenuto attraverso l'opzione “call” concessa da Autostrade per l'Italia in virtù degli accordi sottoscritti nel febbraio scorso, quando il gruppo Gavio acquistò da Autostrade per l'Italia un terzo di Igli, la società che detiene il 29,9% di Impregilo. “La tratta autostradale in concessione alla Ats rappresenta un collegamento strategico sulla direttrice nord-sud nell'ambito del network gestito da Sias – ha spiegato in una nota lo stesso gruppo Gavio - in particolare mettendo in rete le tratte gestite dalle controllate Adf, Autostrada Asti-Cuneo, Ativa e Satap, garantendo un ulteriore consolidamento della propria presenza nel settore nord-ovest del Paese”.
L’acquisto (che è stato effettuato attraverso la controllata Autostrada dei Fiori), ha anche delle altre conseguenze. La durata media residua delle concessioni autostradali del Gruppo, infatti, passa da 11 a 13 anni. L’obiettivo di Sias, spiega sempre una nota, è quello di “espandere con determinazione la propria presenza sulla base di un know-how riconosciuto a livello internazionale con investimenti focalizzati sia sulla gestione e l'ammodernamento delle strutture esistenti sia sulle nuove iniziative che lo sviluppo infrastrutturale evidenzierà nel prossimo futuro in Italia e a livello internazionale”. Per questa acquisizione l'assemblea straordinaria degli azionisti dell'Autostrada dei Fiori ha deliberato di attribuire al Cda la delega ad aumentare il capitale sociale per un importo massimo di 162 milioni.
L'acquisto, come si è detto, avvenuto attraverso l'opzione “call” concessa da Autostrade per l'Italia in virtù degli accordi sottoscritti nel febbraio scorso, quando il gruppo Gavio acquistò da Autostrade per l'Italia un terzo di Igli, la società che detiene il 29,9% di Impregilo. “La tratta autostradale in concessione alla Ats rappresenta un collegamento strategico sulla direttrice nord-sud nell'ambito del network gestito da Sias – ha spiegato in una nota lo stesso gruppo Gavio - in particolare mettendo in rete le tratte gestite dalle controllate Adf, Autostrada Asti-Cuneo, Ativa e Satap, garantendo un ulteriore consolidamento della propria presenza nel settore nord-ovest del Paese”.
L’acquisto (che è stato effettuato attraverso la controllata Autostrada dei Fiori), ha anche delle altre conseguenze. La durata media residua delle concessioni autostradali del Gruppo, infatti, passa da 11 a 13 anni. L’obiettivo di Sias, spiega sempre una nota, è quello di “espandere con determinazione la propria presenza sulla base di un know-how riconosciuto a livello internazionale con investimenti focalizzati sia sulla gestione e l'ammodernamento delle strutture esistenti sia sulle nuove iniziative che lo sviluppo infrastrutturale evidenzierà nel prossimo futuro in Italia e a livello internazionale”. Per questa acquisizione l'assemblea straordinaria degli azionisti dell'Autostrada dei Fiori ha deliberato di attribuire al Cda la delega ad aumentare il capitale sociale per un importo massimo di 162 milioni.