Autostrade, nuove regole per le aree di servizio
I ministeri Trasporti e Sviluppo economico definiscono i criteri per il piano di ristrutturazione

Roma, 5 febbraio 2015 – Un atto di indirizzo congiunto è stato firmato ieri dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e dal Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, finalizzato ad individuare i criteri per l’elaborazione del piano di ristrutturazione della rete di aree di servizio presenti in autostrada.
La causa di una ‘ristrutturazione’ sta nel calo del traffico autostradale a pedaggio (-9% nel triennio 2011-2013) che ha determinato la riduzione dei consumi dei prodotti oil e non oil nelle aree di servizio. I punti vendita più piccoli e marginali son quelli che ne hanno pagato maggiormente le conseguenze.
“Con questo atto di indirizzo - si legge in una nota - si stabiliscono i criteri mediante i quali le singole Concessionarie autostradali potranno delineare i propri piani di razionalizzazione, che dovranno comunque essere elaborati nel rispetto del principio di concorrenza a tutela del servizio agli utenti e considerando le specificità di un servizio prestato su una rete chiusa come quella autostradale”.
I piani di ristrutturazione della rete dovranno tenere conto della suddivisione territoriale regionale, prevedendo anche accordi fra le società concessionarie contigue per le autostrade interconnesse e implementando la segnaletica di rifornimento e servizio non oil in caso di dismissioni.
Le aree di servizio non potranno in ogni caso essere più distanti di 50 km l’una dall’altra su uno stesso tronco o tratta, per garantire un adeguato livello di servizio agli utenti.