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Briciole di pane

AV Torino-Milano-Napoli, in 50 anni 2,7 mld di benefici

E' quanto stimato dall'Osservatorio sui "costi del non fare" della Bocconi

Torino, 9 luglio 2012 – Un beneficio netto pari a 2,7 miliardi di euro nei prossimi 50 anni. E’ la quantificazione delle ricadute positive della realizzazione della linea ferrovia AV Torino-Milano-Napoli stimata dall'Osservatorio su I Costi del Non Fare diretto da Andrea Gilardoni (presidente dell'Osservatorio e docente all'Università Bocconi) anticipati oggi in vista della presentazione del rapporto completo sulle ricadute dell’AV che avverrà il 12 luglio prossimo a Philadelphia in occasione dell'8th World Congress on High Speed Rail, il più importante evento mondiale sull'Alta Velocità ferroviaria.  Il conto finale deriva – è stato spiegato – soprattutto dalla valorizzazione del tempo risparmiato dagli oltre 20 milioni di passeggeri/anno. Secondo l’Osservatorio della Bocconi, poi, a questa cifra occorre aggiungere le ricadute economico-sociali positive stimabili in altri 19 miliardi di euro circa, effetti positivi che si avranno sulle economie dei territori ove sono situati i nodi ferroviari. In questo caso – è stato fatto notare – i principali benefici derivano dall'aumento dei flussi turistici per un valore di circa 11 miliardi di euro sempre nei 50 anni. Ulteriori benefici potranno aversi dall'incremento dei valori immobiliari nelle aree ospitanti le stazioni AV.
Oltre all’analisi generale, la Bocconi ha condotto anche degli approfondimenti particolari. Spiccano, quindi, i benefici della tratta Milano-Roma per la quale i vantaggi economici arrivano a2,1 miliardi di euro di benefici netti per la collettività e circa 9 miliardi di euro di ricadute economico-sociali. Anche in questo caso, la gran parte delle condizioni positive deriva dalla valorizzazione del tempo risparmiato, dai minori costi di trasporto e dalla ridotta incidentalità derivante dalla riduzione del ricorso a spostamenti su gomma.
Il calcolo adottato dall’Osservatorio della Bocconi, si basa su un confronto rispetto all'utilizzo dell'auto, dell'aereo e del treno su linee ferroviarie convenzionali. "Oggi – ha spiegato Gilardoni - si assiste ad un utilizzo sempre più frequente del treno rispetto ad aereo e gomma, almeno sulla tratta Milano-Roma-Napoli”. Gilardoni, poi, ha parlato del delinearsi di una “nuova mobilità”, cioè di “nuovi viaggiatori attratti dalla convenienza in termini di tempi, di costi e di comfort associata all'utilizzo della AV”. Una condizione che porta al cambiamento nelle abitudini di viaggio, e non solo, di non piccole categorie di cittadini.

Andrea Zaghi