BEI: Hoyer, ci concentreremo su Pmi e infrastrutture
Bene riforme Italia, pmi tra le più dinamiche in Europa
Roma, 13 novembre 2012- La Banca europea d'investimenti (Bei) “è più grande della Banca mondiale e gli europei si stanno rendendo conto del nostro ruolo chiave”. L'aumento del capitale paid-in deciso lo scorso giugno “ci consentirà l'anno prossimo di aumentare la nostra attività di più del 40%, portando da 50 a 70 miliardi gli investimenti annui attesi. Ci concentreremo sulle piccole e medie imprese che hanno limitato accesso al credito e sul finanziamento a lungo termine dei progetti infrastrutturali”. Lo afferma in una intervista al Sole 24 Ore Werner Hoyer, presidente della Bei.
La “grande sfida” per Europa e Italia, sottolinea, sarà quella di ''non perdere terreno nella concorrenza su scala globale'', motivo per cui si dovranno aumentare gli “investimenti nell'innovazione, nell'alta tecnologia, nella ricerca e sviluppo, nell'istruzione più in generale”. Dell'Italia Hoyer ammira “profondamente il programma di notevole spessore delle riforme intrapreso in questo momento”, e osserva che le piccole e medie imprese “sono un atout dell'Italia” non un problema. “Le Pmi italiane - dice - sono e restano anche con la crisi attuale tra le più dinamiche in Europa: il 25% dei prestiti Bei assegnati alle piccole e medie imprese va all'Italia”. Il nostro Paese, assicura il numero uno della Bei, non è solo nell'affrontare la crisi ma invita a continuare con riforme che riducano “la lentezza della burocrazia e dell'apparato giudiziario”.