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Briciole di pane

Benzina e stipendio medio: l'Italia al ventesimo posto in Europa con 929 litri

Il report di Picodi.com calcola quanto carburante può permettersi un cittadino

In Italia lo stipendio medio consente l’acquisto di 929 litri di benzina, posizionandoci al ventesimo posto su quarantadue paesi europei. Il dato emerge dal report “Indice della benzina 2020”. Lo studio, elaborato da Picodi.com ha quantificato il rapporto tra i prezzi del carburante e gli stipendi medi di varie nazioni nel mondo.

Dallo studio si evince come in 39 paesi i prezzi della benzina nella prima metà del 2020 risultavano in media inferiori rispetto all’anno scorso. I maggiori decrementi sono stati registrati in Bosnia Erzegovina (−17,8%), Ucraina (−15,4%) e Romania (−14%), Macedonia (-12,5%) e Slovenia (-12,4%). In Italia, i prezzi della benzina sono diminuiti del 6%, collocandoci al 31o posto. Riduzioni leggermente minori sono state registrate dai consumatori nel Regno unito (−5,7%), Albania (−4,9%), Andorra (−4,8%) e Estonia (−4,3%), mentre gli unici paesi a segnare un aumento del costo sono risultati Russia (+0,8%), Malta (+3,5%) e Bielorussia (+12,4%).

L’indagine ha calcolato poi quanti litri di carburante può permettersi un cittadino con un salario medio, valutando il costo della benzina in ciascun Paese. Per il secondo anno consecutivo, Svizzera e Lussemburgo possono vantare il miglior rapporto tra il prezzo di un litro di benzina e il salario medio nel continente europeo. Lo stipendio medio consentirà ai residenti di questi paesi di acquistare rispettivamente 3.795 e 3.320 litri di benzina. Anche la Danimarca è salita sul podio con 2.484 litri. In Italia, secondo gli ultimi dati JobPricing lo stipendio medio è di 1364 euro netti. Ciò significa che consente l’acquisto di 929 litri di carburante (20o posto nella classifica), preceduti da Malta (939 litri) e Spagna (1.127 litri). Invece si collocano ai livelli più bassi della classifica Moldavia, Ucraina e Albania, dove i salari medi in questi paesi valgono rispettivamente 352, 345 e 239 litri.

Se ampliamo l’orizzonte a livello mondiale, i paesi della penisola arabica occupano le posizioni principali. In Arabia Saudita, Qatar e Kuwait con lo stipendio medio si può acquistare tra 5.112 e 8.210 litri di benzina. Maglia nera a Cuba, dove il salario vale solo 28 litri (un aumento di 2 litri). Nonostante il Tagikistan e lo Zambia accompagnino il paese caraibico in fondo all’elenco, i loro abitanti possono accumulare fino a sette volte più carburante dei cittadini dell’isola caraibica, rispettivamente 151 e 219 litri. T

ra gli altri aspetti rilevati dall’indagine risulta che essere un paese leader nell’estrazione del petrolio non garantisce automaticamente un alto numero di litri procapite. Basti pensare alla Nigeria che pur rappresentando il paese dove viene estratto il maggior numero di petrolio grezzo per quanto riguarda l’Africa, a causa di uno stipendio medio relativamente basso (165 €) non consente ai suoi abitanti di acquistare troppi litri, solo 539. Interessante è il caso del Venezuela dove sono stati introdotti limiti di acquisto per un importo di 120 litri pro capite al mese ad un prezzo di circa 0,023 euro/litro. In caso di eccesso, è possibile acquistare al prezzo “di mercato”, ovvero 0,45 euro/litro, e solo a 200 stazioni nel paese.