Carburanti, il "Caro-Accise" arriverà forse nel fine settimana
Intanto compagnie ferme: benzina a 1,840 euro a litro
Roma, 1° giugno 2012 - Prezzi alla pompa fermi in attesa delle nuove accise, mentre sui mercati internazionale nonostante il nuovo scivolone dell'euro, continuano i ribassi per i prezzi dei prodotti raffinati. Questo lo scenario sulla rete carburanti, dove - per quanto riguarda le accise, il decreto-legge non e' uscito sulla Gazzetta Ufficiale pubblicata ieri sera, per cui l'aumento non e' ancora in vigore. Di conseguenza, slitta al week-end e, probabilmente, anche a lunedi' prossimo l'impatto sui prezzi raccomandati e poi su quelli praticati sul territorio in base alle decisioni che prenderanno gli operatori. Di qui - secondo il monitoraggio di Staffetta Quotidiana e quotidianoenergia.it - la calma sui prezzi alla pompa con medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie in modalita' servito stabili, con la benzina a 1,822 euro/litro, il diesel a 1,727 euro/litro, il Gpl a 0,809 euro/litro, il metano a 0,960 euro/kg. Piu' nel dettaglio, a livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (in modalita' servito) va dall'1,820 euro/litro di Esso all'1,840 di Tamoil (no-logo giu' fino a 1,735). Per il diesel si passa dall'1,720 euro/litro ancora di Esso all'1,731 di Tamoil (no-logo a 1,602). Il Gpl infine e' tra 0,804 euro/litro di Eni e 0,833 di Tamoil (no-logo a 0,792). Dopo il tonfo di mercoledi', invece a livello internazionale, ieri le quotazioni di benzina e diesel sono scese di nuovo, sempre con l'ammortizzatore di un euro sempre piu' fiacco nei confronti del dollaro (ieri appena al di sopra di 1,24). Il prodotto leggero si e' attestato ieri a 580 euro per mille litri (-7), il gasolio a 605 euro per mille litri (-6). Al momento, anche a fronte del nuovo crollo delle quotazioni internazionali dei prodotti, sembrano percio' esistere ampi margini per assorbire completamente il nuovo caroaccise in base all'appello lanciato dal ministro, Corrado Passera, e che l'UP ha girato subito alle compagnie. Gazzetta ufficiale ancora in attesa della pubblicazione del dl varato mercoledi' dal Consigli dei ministri per l'emergenza terremoto in Emilia e che contiene tra l'altro l'aumento delle accise sui carburanti (2,42 centesimi euro/litro Iva compresa) fino al 31 dicembre. Di conseguenza, slitta al week-end e, probabilmente, anche a lunedi' prossimo l'impatto sui prezzi raccomandati e poi su quelli praticati sul territorio in base alle decisioni che prenderanno gli operatori. Al momento, anche a fronte del nuovo crollo delle quotazioni internazionali dei prodotti, ci sarebbero ampi margini per assorbire completamente il nuovo caroaccise in base all'appello lanciato dal ministro, Corrado Passera, e che l'Up ha girato subito alle compagnie. Anzi, si potrebbe fare anche di piu' visto che oggi c'e' spazio per scendere di quasi 4 centesimi su entrambi i prodotti (guardando alla media dei tre anni precedenti). Intanto, come se ci si preparasse con 'piu' fieno in cascina' all'entrata in vigore della misura, i prezzi raccomandati sono rimasti immobili. Mentre, a livello di territorio, soltanto le no-logo, seppure parzialmente, riflettono nei prezzi la forte discesa delle quotazioni degli ultimi due giorni. Le medie nazionali sono adesso a 1,840 euro/litro per la benzina, 1,731 per il diesel e 0,833 per il gpl. Le punte massime registrano dal canto loro 1,903, 1,760 e 0,864. Questo quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up prezzi Qe. Piu' nel dettaglio, a livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va dall'1,820 euro/litro di Esso all'1,840 di Tamoil (no-logo giu' fino a 1,735). Per il diesel si passa dall'1,720 euro/litro ancora di Esso all'1,731 di Tamoil (no-logo a 1,602). Il gpl infine e' tra 0,804 euro/litro di Eni e 0,833 di Tamoil (no-logo a 0,792).