Castellucci: "Fusione Atlantia-Gemina completata entro l'anno"
"Possiamo diventare davvero un operatore globale nelle infrastrutture"
Roma, 11 marzo 2013 - La fusione tra Atlantia e Gemina "è molto importante per il Paese e per l'industria in Italia", consentendo la nascita di un gruppo con "forte presenza" sia nel settore autostradale che aeroportuale. Lo ha sottolineato l'amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, in una conference call con gli analisti finanziari. "Sono molto orgoglioso - ha detto Castellucci - di poter dire che dopo questa fusione possiamo diventare davvero un operatore globale nelle infrastrutture, con una grande presenza in Italia e un grande piano di investimenti, e che possiamo diventare un player che non sarà secondo a nessuno nel mondo".
Dalla fusione tra Atlantia e Gemina nascerà un gruppo con un Ebitda di 2,7 miliardi di euro, ricavi per 4,5 miliardi e un indebitamento netto pari a 11 miliardi. La capitalizzazione di mercato, al 7 marzo scorso, risulta pari a 10,2 miliardi. E' quanto si legge nelle slide di presentazione dell'operazione illustrate nel corso di una conference call.
Il completamento dell'operazione avverrà "entro la fine dell'anno", ha spiegato Castellucci, poiché la fusione è vincolata a una serie di condizioni come la registrazione della Corte dei Conti del contratto di programma tra Adr e l'Enac, il via libera dell'Antitrust, dell'Enac e delle banche finanziatrici. L'ad ha auspicato che "arrivi presto" la ratifica della Corte dei Conti.
Secondo Castellucci, la fusione tra Atlantia e Gemina "consentirà una riduzione dei costi del Piano di investimenti" di Adr. L'ad ha aggiunto che il piano di sviluppo di Aeroporti di Roma (Adr) è "solido e con un alto potenziale di crescita".
Positivo anche il commento del il presidente di Gemina e di Adr Fabrizio Palenzona: "Sono molto onorato di aver partecipato a questa operazione", che "per Adr ha molte opportunità" e contribuisce a "costruire uno dei principali operatori al mondo nei settori delle infrastrutture sia autostradali che aeroportuali". "La nostra - ha aggiunto - è un'operazione che mette insieme le capacita' di Adr ad essere un grande gestore aeroportuale con la straordinaria capacità dimostrata negli anni da Atlantia di stare sui mercati internazionali e di essere tra i più efficienti operatori pubblici nel mondo".
Dalla fusione tra Atlantia e Gemina nascerà un gruppo con un Ebitda di 2,7 miliardi di euro, ricavi per 4,5 miliardi e un indebitamento netto pari a 11 miliardi. La capitalizzazione di mercato, al 7 marzo scorso, risulta pari a 10,2 miliardi. E' quanto si legge nelle slide di presentazione dell'operazione illustrate nel corso di una conference call.
Il completamento dell'operazione avverrà "entro la fine dell'anno", ha spiegato Castellucci, poiché la fusione è vincolata a una serie di condizioni come la registrazione della Corte dei Conti del contratto di programma tra Adr e l'Enac, il via libera dell'Antitrust, dell'Enac e delle banche finanziatrici. L'ad ha auspicato che "arrivi presto" la ratifica della Corte dei Conti.
Secondo Castellucci, la fusione tra Atlantia e Gemina "consentirà una riduzione dei costi del Piano di investimenti" di Adr. L'ad ha aggiunto che il piano di sviluppo di Aeroporti di Roma (Adr) è "solido e con un alto potenziale di crescita".
Positivo anche il commento del il presidente di Gemina e di Adr Fabrizio Palenzona: "Sono molto onorato di aver partecipato a questa operazione", che "per Adr ha molte opportunità" e contribuisce a "costruire uno dei principali operatori al mondo nei settori delle infrastrutture sia autostradali che aeroportuali". "La nostra - ha aggiunto - è un'operazione che mette insieme le capacita' di Adr ad essere un grande gestore aeroportuale con la straordinaria capacità dimostrata negli anni da Atlantia di stare sui mercati internazionali e di essere tra i più efficienti operatori pubblici nel mondo".