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Briciole di pane

Cipe, si a opere per 9,6 miliardi

Subito cantierabili 2,2 miliardi - Al via piano Sud da 7,4 miliardi e Tem

Roma, 4 agosto 2011 - L'insieme di interventi infrastrutturali sbloccati ieri dal Cipe vale complessivamente 9,6 miliardi di euro, di cui 1.659 milioni per opere subito cantierabili (la tangenziale est Milano: i lavori saranno realizzati in house dalle imprese socie di Tern Spa), 594 milioni per opere da mandare in gara entro 6-8 mesi (ferrovia Orte-Falconara, superstrada Temi-Rieti, superstrada A3-Ionica) e 7.344 milioni per opere inserite in documenti programmatici, che necessitano di ulteriori passi per l'avvio effettivo (il piano Sud).
A questo si aggiungono due superstrade in project financing avviate da tempo dall'Anas e poi arenatesi per vari motivi, la Ragusa-Catania (L513 milioni) e la Campogalliano-Sassuolo (881 milioni), che il Cipe ha messo nelle condizioni di arrivare all'aggiudicazione. E si aggiunge anche l'approvazione in linea tecnica del progetto preliminare dell'alta capacità Torino-Lione (4,5 miliardi, si veda altro servizio in pagina). I
l capitolo "programmatico" (7,3 miliardi ), è tuttavia quello politicamente più rilevante: il Cipe ha individuato, previa intesa con le Regioni del Mezzogiorno, tutti gli interventi infrastrutturali da finanziare con i fondi Fas, avviando così la riprogrammazione delle risorse 2007-2013, che il Governo indica come obiettivo fin dal luglio 2009, e mettendo nero su bianco il primo capitolo del piano Sud del novembre 2010.
La delibera inaugura anche il nuovo metodo, basato non più su piani Fas regione per regione (i Par Fas), ma intese con tutti i governatori e poi delibere unitarie "per materia".
I piani Par Fas - inizialmente dotati di 17,15 miliardi, poi ridotti a 154 con i tagli 2010 - furono bloccati nel 2009, alla soglia del Cipe, perché accusati dal Governo di eccessiva dispersione su piccole opere. L'obiettivo di concentrare di più i fondi su opere strategiche nazionali trova tuttavia solo in parte riscontro nella delibera di ieri. Su un totale di 7.344 milioni di risorse Fas «individuate e assegnate»,solo 1.653,6 vanno a «infrastrutture strategiche nazionali» (il 22%), mentre i restanti 5.691 sono per «infrastrutture strategiche regionali e interregionali». I 1.653 milioni per opere nazionali, fra l'altro, soltanto per 9u milioni attingono dalla riprogrammazione dei piani Par Fas, mentre per 742 milioni sono finanziati con tagli decisi ieri ad altri Piani Fas: obiettivi di servizi (OdS), attrattori culturali, energie rinnovabili (Pain).
Le opere nazionali finanziate sono: 1) la ferrovia Napoli-BariTaranto, che ottiene 790 milioni, in grado in particolare di sbloccare i progetti preliminari della Napoli-Cancello-Frasso Telesino (L543 milioni); 2) l'autostrada Salerno-Reggio Calabria: garantita la copertura (per 217 milioni) di vari lotti già in cantiere, mentre restano da reperire 2,7 miliardi; 3) la Ss Olbia-Sassari (850 milioni), che con i 406 milioni individuati ieri potrà essere interamente realizzata. Fondi anche all'ammodernamento tecnologico della ferrovia Salerno-Reggio Calabria (240 min). Anche le opere «regionali e interregionali» non sono comunque "marciapiedi e fontanelle". Il valore medio è di 84 milioni di euro, e compaiono anche alcune grandi opere: le autostrade in project financing Ragusa-Catania (1.513 milioni, finanziata per 217), e Termoli-San Vittore (1.244 milioni, finanziata per 200); il megalotto 1 della Ss Ionica (434 milioni, finanziato per 4o), un tratto della linea i della metropolitana di Napoli da 300 milioni. Per l'attuazione di tutti gli interventi sarà ora necessario firmare con ciascuna Regione «contratti istituzionali di sviluppo». «Quella del Cipe - ha dichiarato ieri il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto - è una delibera importante, che attiva la parte più importante del Piano per il Sud». Le prossime tappe vedranno a fine agosto il riavvio dei tavoli di confronto con le Regioni - spiega Fitto - «per l'ok ad altre delibere con cui individuare nuovi interventi», mentre entro ottobre «sarà completato il piano con l'individuazione complessiva dell'intero pacchetto di finanziamenti». Ampio e unanime consenso è venuto dalle Regioni sulle opere individuate e sul metodo di lavoro, mentre critiche sono arrivate dall'opposizione. «I progetti sbloccati dal Cipe- ha detto Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd - comunque in enorme ritardo, riguardano i prossimi anni e sono stanziamenti di competenza, non di cassa».

Alessandro Arona - Il Sole 24 Ore