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Briciole di pane

Componentistica auto sempre ai primi posti

Ma le statistiche mettono in luce una situazione molto differenziata. L'analisi di ANFIA

Il comparto italiano della componentistica per auto continua ad essere ai primi posti nel mondo, anche se la concorrenza si fa sentire. A dimostrarlo sono i numeri elaborati dall’Area Studi e statistiche di ANFIA (che raccoglie i costruttori italiani di autoveicoli) e riuniti nel rapporto sull’import-export italiano di parti e accessori per autoveicoli.

Stando alle statistiche, nei primi 9 mesi del 2017, il valore delle esportazioni del settore dei componenti per autoveicoli è aumentato del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2016 ed è arrivato a toccare la cifra di 15,9 miliardi di euro; mentre le importazioni, nello stesso periodo, sono arrivate a 11,7 miliardi di euro, in aumento tendenziale del 7,8%. Il trade del settore genera, così, un saldo commerciale positivo di circa 4,2 miliardi di euro, in calo dell’1,7% rispetto al saldo dei primi 9 mesi del 2016.

Al contrario, però, il trade del settore degli autoveicoli ha mostrato nello stesso periodo un saldo negativo di 6,7 miliardi di euro, dovuto soprattutto al saldo negativo rispetto ai paesi UE di 10,2 miliardi di euro. “In particolare – dice una nota di ANFIA -, è il trade verso la Germania che incide su questo risultato per il 75% del suo valore, con un deficit per l’Italia di 5,1 miliardi di euro; i costruttori tedeschi, infatti, dominano il mercato italiano degli autoveicoli per le case estere”.  Rispetto ai paesi extra UE il saldo è invece positivo di 3,5 miliardi di euro.

Sempre secondo la ricerca di ANFIA, sarebbero gli Stati Uniti il Paese in cui l'Italia esporta più autoveicoli: il 18% del totale, con un saldo positivo di 3,1 miliardi di euro. Seguono Germania (12,5%) e Francia (12%). I Paesi Ue rappresentano il 54%.

Andrea Zaghi