Conferenza Regioni, trasporto pubblico locale: dal 2010 oltre mezzo mld di tagli l'anno
E' quanto emerge dall'indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale presentata oggi in Commissione Trasporti della Camera
Roma, 24 luglio 2013 - Dal 2010 i tagli al settore del trasporto pubblico locale effettuati dai vari governi sono stati di oltre mezzo miliardo di euro all'anno. Ciò ha comportato, al di là dei criteri di efficienza e riorganizzazione, riduzioni in media del 10% ai servizi minimi garantiti sui territori ed effetti critici sullo stato delle aziende, che, inoltre, sono state sottoposte a effetti inflattivi, anch'essi ignorati.
E' quanto emerge dal documento della Conferenza delle regioni consegnato oggi nell'audizione in Commissione Trasporti della Camera di una delegazione della stessa Conferenza nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale.
La delegazione era guidata da Sergio Vetrella, Coordinatore della IV Commissione Infrastrutture mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni (Assessore della Regione Campania ai trasporti), e dal vicecoordinatore Luca Braia, Assessore alle infrastrutture, opere pubbliche e mobilità della regione Basilicata.
''Sono questioni - ha spiegato Vetrella - a cui il nuovo Governo, che ha in modo apprezzabile avviato un lavoro congiunto con le Regioni, deve dare una risposta e di cui il Parlamento deve essere a conoscenza, al fine di rendere più coerente ed efficace l'attuale cornice normativa, peraltro assai confusa e continuamente modificata. Si può affermare che, nonostante il tentativo di stanziare risorse certe da destinare al settore del Tpl, non siamo ancora di fronte a un piano idoneo a garantire il regolare funzionamento del settore, pur in presenza di processi di efficientamento e razionalizzazione che le Regioni stanno intraprendendo, ne' e' possibile garantire il migliore espletamento dei servizi minimi essenziali''.
Si registrano - e' stato spiegato - criticità di tipo finanziario (insufficienza e incertezza risorse; questione ammortizzatori sociali per i lavoratori del comparto); operativo (governance dell'intero impianto ed effettiva possibilità di rispettare alcuni parametri di efficientamento ), interpretativo (questioni relative alla revisione dei contratti di servizio attualmente vigenti; modalita' di erogazione dei contributi a copertura degli oneri derivanti dal contratto di lavoro).
''E' necessario un quadro organico di intervento – ha concluso Vetrella - garantendo soprattutto il coordinamento fra le misure finanziarie e quelle gestionali per raggiungere l'obiettivo di un rilancio del settore. Infine, non possono essere in alcun modo trascurati gli investimenti, unico modo per assicurare non solo migliori servizi ai cittadini, ma anche per raggiungere i previsti indicatori di efficienza".
